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RELAZIONE
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Le amministrazioni locali devono dare attuazione alle nuove disposizioni dettate dal D. Lgs. n. 175 del 19 agosto 2016, recante "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica", per come modificato e integrato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100.
Le amministrazioni locali devono realizzare delle indicazioni come dice la legge italiana (in particolare il D. Lgs. n. 175 del 19 agosto 2016, che parla di "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica", a cui va aggiunto il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100).
I comuni devono attuare le nuove indicazioni dettate dal decreto legislativo n. 175 del 19 agosto 2016. Questa legge ha come titolo "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" ed è stata modificata e integrata dalla legge 16 giugno 2017, n. 100.
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Il "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (in avanti, per brevità, T.U.S.P.) impone a tutte le amministrazioni pubbliche di effettuare annualmente, entro il 31 dicembre, una "analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrono i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione...".
Nella legge chiamata "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (che ora chiamiamo con le lettere T.U.S.P.) è scritto che tutte le amministrazioni pubbliche ogni anno entro il 31 dicembre devono osservare la situazione delle società a cui partecipano e nel caso siano poco utili devono prendere decisioni che possono portare anche a cancellarle, unirle ad altre, o fare dei cambiamenti (ecco come è scritto nel testo della legge: "analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrono i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione...").
Il "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" impone un compito a tutti i comuni da fare ogni anno, entro il 31 dicembre. I comuni devono analizzare le propie società partecipate, dirette o indirette. Se ci sono le condizioni indicate al comma 2, il comune deve sistemare, accorpare o sopprendere, liquidare o chiudere...".
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Ai sensi delle previsioni di cui all'art. 4, comma 1, del predetto T.U.S.P., le Pubbliche Amministrazioni, ivi compresi le Provincie, non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. La razionalizzazione periodica deve pertanto evidenziare quelle partecipazioni delle quali non si ravvisa la necessità del mantenimento per il perseguimento delle finalità dell'Ente e che, pertanto devono essere dismesse.
In base alla legge che abbiamo chiamato TUSP (in particolare all'art. 4, comma 1) le Pubbliche Amministrazioni - tra cui anche le Provincie - non possono partecipare né direttamente né indirettamente, anche se con poche quote (posizione di minoranza), a società che producono beni e servizi non strettamente necessari per gli obiettivi tipici delle istituzioni. Ogni anno quindi le Pubbliche Amministrazioni devono guardare quali partecipazioni a società non sono in armonia con gli obiettivi dell'istituzione, e le devono abbandonare.
Come dice l'art. 4, comma 1, di questo testo, i comuni le Provincie non possono possedere società che offrono beni e servizi non strettamente necessari ai fini istituzionali. Comuni e provincie devono cercare spesso le aziende partecipate che non hanno gli scopi dell'amministrazione. Queste aziende devono essere chiuse.
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Al fine della corretta gestione delle partecipazioni societarie, è necessario che la Provincia definisca un efficace sistema di controllo e di vigilanza delle società partecipate, funzionale alla preventiva acquisizione di dati ed informazioni utili alla motivazione della scelta di mantenere o dismettere la partecipazione. Nello specifico, questo Ente deve sottoporre le società partecipate ad un penetrante controllo in ordine alla realizzazione degli obiettivi preventivamente individuati, ai reciproci rapporti finanziari, alla situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società nonché ai possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio della Provincia.
Per questa valutazione della partecipazione della Provincia di Catanzaro ad altre società, la Provincia vuole definire un buon sistema per controllare e vigilare sulle società a cui partecipa, in modo da raccogliere dati e informazioni che saranno utili per decidere se mantenere o abbandonare la partecipazione a quella società. La Provincia deve controllare in modo molto forte le società a cui partecipa per capire se realizzano: gli obiettivi che erano stati decisi all'inizio; i rapporti economici reciproci; la situazione dei conti e dell'organizzazione delle società; e infine se le società hanno squilibri economico-finanziari che possono portare danni al bilancio della Provincia.
Per gestire bene le società possedute, la Provincia deve controllare e vigilare le società partecipate. Il controllo è necessario per decidere di mantenere o togliere la partecipazione. Il comune o la provincia deve controllare bene le società. Deve soprattutto controllare gli obiettivi individuati prima, le questioni economiche e organizzative della società i costi per il bilancio della Provincia.
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La scelta di mantenere lo strumento societario, inoltre, necessita di una puntuale ed argomentata motivazione, soprattutto nel caso di società in perdita strutturale, le cui partecipazioni si ritenga, ciò nonostante, di mantenere. La valutazione dell'Ente, dunque non può prescindere da un'attenta analisi dei risultati economici e della gestione finanziaria delle società partecipate. A tal proposito, il d. lgs. 175/2016, con l'obiettivo di responsabilizzare maggiormente gli Enti, prevede che in caso di perdite reiterate nella partecipata gli Enti sono tenuti ad accantonare risorse e a decurtare i compensi degli amministratori (art. 21), dando atto che il conseguimento di un risultato economico negativo per due anni consecutivi rappresenta giusta causa per la revoca degli amministratori, nonché per l'avvio del processo di razionalizzazione delle società con un trend negativo per quatto anni nell'ultimo quinquennio (artt. 20 e 24). La formulazione complessiva del decreto, evidenzia che la ratio legis si sostanzia nell'intento del legislatore di dare impulso al riordino e alla razionalizzazione delle partecipazioni societarie pubbliche anche mediante la previsione di pesanti sanzioni. Da quanto sopra, emerge che questo Ente è obbligato, indipendentemente dalla consistenza più o meno ampia della propria partecipazione azionaria, ad un effettivo monitoraggio sull'andamento delle società. La Provincia di Catanzaro detiene partecipazioni nelle società di seguito elencate:
Se la Provincia sceglie di partecipare a una società deve offrire una ragione molto forte per partecipare con azioni a società, soprattutto se le società sono in perdita strutturale. La valutazione della Provincia deve derivare da un'attenta analisi dei risultati economici e della gestione finanziaria delle società a cui partecipa. C'è una legge (D. Lgs. 175/2016) che vuole far essere più attente e responsabili le Province che partecipano a società, e quindi stabilisce che se le società perdono continuamente soldi, le Province devono mettere da parte i soldi per risolvere questo problema, togliendoli agli stipendi degli amministratori (art. 21). In particolare se per due anni di seguito una società ha un risultato economico negativo la Provincia ha diritto di allontanare gli amministratori. Se per quatto anni negli ultimi cinque anni una società ha perdite, cioè ha un a storia negativa (artt. 20 e 24), la Provincia può procedere a eliminarla. Il decreto legge 175/2016 ha alla base l'idea che occorre riordinare le partecipazioni a società da parte delle pubbliche amministrazioni e che per questo si possono anche applicare multe. La Provincia di catanzaro dunque è obbligata a controllare l'andamento delle società. La Provincia di Catanzaro ha partecipazioni alle società qui sotto elencate:
Ci deve essere una buona ragione per mantenere una società. Soprattutto se il comune o la provincia vuole mantenere una società in perdita. Il comune o la provincia deve sempre analizzare come sono gestiti i guadagni e le spese delle società partecipate. La legge 175/2016 vuole rendere responsabili comuni e provincie. La legge dice che se ci sono continue perdite delle aziende partecipate, gli amministratori devono pagare rinunciando a una parte degli stipendi. Se la perdita economica dura per due anni consecutivi, gli amministratori perdono il posto. Le società che perdono soldi per più di quatto anni nell'ultimo quinquennio sono razionalizzate (artt. 20 e 24). Lo stato con questa legge vuole sistemare le società pubbliche anche usando multe pesanti. Quindi, la provincia di Catanzaro deve sempre controllare come vanno le sue società. La Provincia di Catanzaro possiede parti delle società di seguito elencate:
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È una società per azioni a maggioranza pubblica che ha sede nel Comune di Lamezia Terme, Zona Industriale area ex SIR. La società è stata costituita in data 17 marzo 1997. È iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 14 agosto 1997 (Codice fiscale 0212133095, n. R.E.A. CZ-154049). La società ha per oggetto la promozione di attività dirette al rilancio ed allo sviluppo produttivo e occupazionale dell'area ex SIR di Lamezia Terme nel quadro dell'utilizzo di risorse rivenienti dai fondi nazionali di cui alla legge n. 263/93, alle leggi regionali n. 488/92 e n. 341/95 e di altre normative regionali, nazionali e comunitarie nonché il rilancio economico e sociale di Lamezia Terme e del suo comprensorio. Il capitale sociale è pari ad € 3.500.000,00, interamente versato, suddiviso in 700.000 azioni del valore nominale di € 5,00. L'Amministrazione Provinciale di Catanzaro possiede una partecipazione di n. 97.312 azioni, per un valore nominale di € 486.560,00 pari al 13,90%.
È una società per azioni in cui l'amministrazione pubblica ha la maggior parte delle azioni. Si trova a Lamezia Terme nella Zona Industriale area ex SIR. La società è stata creata il 17 marzo 1997. È iscritta al Registro delle Imprese di Catanzaro dal 14 agosto 1997 (Codice fiscale 0212133095, n. R.E.A. CZ-154049). La società promuove attività per rilanciare e sviluppare la produzione e il lavoro nell'area ex SIR di Lamezia Terme. La società usa risorse che arrivano dai fondi nazionali (in base alla Legge n. 263/93, alle Leggi regionali n. 488/92 e n. 341/95 e in base a altre normative regionali, nazionali e comunitarie) e per sviluppare economicamente e socialmente Lamezia Terme e il suo territorio. Il capitale sociale della Società è di € 3.500.000,00, interamente versato, suddiviso in 700.000 azioni del valore nominale di € 5,00. La Provincia di Catanzaro possiede una partecipazione di n. 97.312 azioni, per un valore nominale di € 486.560,00 pari al 13,90%.
È una società posseduta da una maggioranza pubblica che si trova nel Comune di Lamezia Terme, Zona Industriale area ex SIR. La società è nata il 17 marzo 1997. È iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 14 agosto 1997 (Codice fiscale 0212133095, n. R.E.A. CZ-154049). La società promuove il rilancio e lo sviluppo dell'area ex SIR di Lamezia Terme. La società usa i fondi nazionali, indicati nella legge n. 263/93, nelle leggi regionali n. 488/92 e n. 341/95 e in altre normative regionali, nazionali e comunitarie. La società vuole migliorare la situazione sociale ed economica di Lamezia Terme e delle zone vicine. La società ha un capitale di € 3.500.000,00, suddiviso in 700.000 azioni, ogni azione vale € 5,00. La Provincia di Catanzaro ha 97.312 azioni, per un valore totale di € 486.560,00 pari al 13,90%.
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La compagine societaria è costituita da 26 soci tutti Soggetti Promotori del Patto Territoriale Lametino ed i cui azionisti di riferimento sono – oltre alla PROVINCIA di Catanzaro, il COMUNE di Lamezia Terme con una partecipazione del 28,52%, la Regione Calabria attraverso "FINCALABRA S.P.A.", con una partecipazione del 20%, "INVITALIA SPA" attraverso "Investire Partecipazioni", con una partecipazione del 20%, la C.C.I.A.A. di Catanzaro, con una partecipazione del 14,14% - detentori del 97% delle azioni.
La società è formata da 26 soci tutti Soggetti Promotori del Patto Territoriale Lametino. I proprietari delle azioni sono – oltre alla PROVINCIA di Catanzaro - il COMUNE di Lamezia Terme che ha il 28,52% delle azioni, la Regione Calabria attraverso la società "FINCALABRA S.P.A." che ha il 20% delle azioni, la società "INVITALIA SPA" attraverso la società "Investire Partecipazioni" che ha il 20% delle azioni, la C.C.I.A.A. di Catanzaro che ha il 14,14% delle azioni: tutte questi proprietari insieme hanno il 97% delle azioni.
La societaria conta 26 soci. Tutti i soci promuovono il Patto Territoriale Lametino. Gli azionisti più importanti sono la PROVINCIA di Catanzaro, il COMUNE di Lamezia Terme con una partecipazione del 28,52%, la Regione Calabria attraverso "FINCALABRA S.P.A.", con una partecipazione del 20%, "INVITALIA SPA" attraverso "Investire Partecipazioni", con una partecipazione del 20%, la C.C.I.A.A. di Catanzaro, con una partecipazione del 14,14% Questi azionisti hanno il 97% delle azioni.
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Il consiglio di amministrazione è composto da cinque amministratori di cui uno nominato dal Comune di Lamezia Terme.
Il consiglio di amministrazione è composto da cinque amministratori: uno di loro è scelto e eletto dal Comune di Lamezia Terme.
Il consiglio di amministrazione è composto da cinque amministratori. Il Comune di Lamezia Terme nomina uno degli amministratori.
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LAMEZIAEUROPA S.P.A.
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Con la L. R. 2 agosto 2013, n. 42, pubblicata sul B.U.R. n. 15 dell'1 agosto 2013, supplemento straordinario n. 3 del 8 agosto 2013 – recante ad oggetto "Riconoscimento delle Agenzie di sviluppo Locale" – la "LAMEZIAEUROPA S.P.A." ha ottenuto il riconoscimento di "Agenzia di Sviluppo Locale". Ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della suddetta legge regionale, le "Agenzie di Sviluppo Locale" hanno lo scopo di "promuovere lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale, di qualificare le competenze e le risorse umane e di accrescere la competitività e l'attrattività dei territori di riferimento valorizzando i sistemi produttivi locali, in piena sinergia con gli strumenti della programmazione regionale e della pianificazione territoriale". Va evidenziato che la partecipazione in "Lamezia Europa S.p.A." ricade nelle ipotesi di cui all'articolo 20, comma 2, lett. b) (società con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti) e lett. d) (società che, nel triennio precedente, ha conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro).
La società "LAMEZIAEUROPA S.P.A." ha ottenuto il riconoscimento di "Agenzia di Sviluppo Locale" (sulla base della Legge Regionale L. R. 2 agosto 2013, n. 42, pubblicata sul B.U.R. n. 15 dell'1 agosto 2013, supplemento straordinario n. 3 del 8 agosto 2013; tale legge è intitolata "Riconoscimento delle Agenzie di sviluppo Locale"). Le "Agenzie di Sviluppo Locale" hanno lo scopo di "promuovere lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale, di qualificare le competenze e le risorse umane e di accrescere la competitività e l'attrattività dei territori di riferimento valorizzando i sistemi produttivi locali, in piena sinergia con gli strumenti della programmazione regionale e della pianificazione territoriale" (questo lo dice l'articolo 3, comma 2, della legge regionale n. 42). Però la partecipazione della Provincia alla società "Lamezia Europa S.p.A." è regolata dall'articolo 20, comma 2, lett. b) (che parla di: società con un numero di amministratori maggiore del numero di dipendenti) e lett. d) (che parla di: società che negli ultimi tre anni ha guadagnato min media meno di un milione di euro).
Il provvedimento del 2 agosto 2013, n. 42 è stato pubblicato sul B.U.R. (Bollettino ufficiale regionale) n. 15 dell'1 agosto 2013, supplemento straordinario n. 3 del 8 agosto 2013. Il provvedimento ha come titolo "Riconoscimento delle Agenzie di sviluppo Locale". Con questo provvedimento la "LAMEZIAEUROPA S.P.A." ha ottenuto il riconoscimento di "Agenzia di Sviluppo Locale". Come vuole l'articolo 3, comma 2, di quella legge regionale, le "Agenzie di Sviluppo Locale" promuovono lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale, forniscono competenze e personale accrescono la competitività e l'attrattività dei territori in cui si trovano valorizzano le aziende locali, si muovono d'accordo con i programmi della regione e del territorio. La "Lamezia Europa S.p.A." partecipa come vuole l'articolo 20, comma 2: lett. b). Questo articolo riguarda società con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, lett. d). Questo aricolo riguarda società che, nei tre anni precedenti fatturano meno di un milione di euro.
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Pertanto, risulta in contrasto con le previsioni di cui all'art. 24, comma1, TUSP, che prescrive, per tale partecipazione l'adozione di una misura di razionalizzazione di cui all'art. 20, commi 1 e 2.
Per questo motivo la partecipazione alla società da parte della Provincia va contro le cose scritte nell'art. 24, comma1, della legge TUSP. Infatti in base a questo articolo date le cose che abbiamo appena detto bisognerebbe che la Provincia applica la regola di razionalizzare (art. 20, commi 1 e 2 della legge TUSP).
Quindi va contro l'art. 24, comma1. Questo articolo dive che in questo caso bisogna razionalizzare nel modo indicato nell'art. 20, commi 1 e 2.
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Nonostante le criticità, si riconosce alla partecipata un riguardevole potenziale che induce a ritenere la partecipazione strumentale al perseguimento degli obiettivi istituzionali di questo Ente, ravvisando pertanto un interesse a mantenere la partecipazione posseduta nella Società.
La Provincia vede che ci sono problemi, ma crede che la società a cui sta partecipando ha buone possibilità di migliorare. Perciò ritiene che partecipare a questa società fa parte degli obiettivi istituzionali della Provincia, e quindi conferma di voler mantenere le azioni possedute nella Società.
Anche se ci sono problemi, la società è importante perchè i suoi fini sono in linea con gli scopi dell'Ente. L'ente è quindi interessato a mantenere la Società.
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Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 ha registrato una perdita pari ad € 547.492,00. La suddetta perdita, data l'impossibilità di copertura nell'esercizio medesimo, è stata riportata a nuovo determinando, in tal modo, una riduzione del patrimonio netto ad € 2.952.508,00 (€ 3.500.000,00 - 547.492,00).
La Provincia informa che il 31 dicembre 2017 ha registrato nel bilancio d'esercizio una perdita di € 547.492,00. Essa non può essere coperta nell'anno in corso e quindi ne deriva che il patrimonio netto diminuisce e corrisponde oggi a € 2.952.508,00 (cifra che si ottiene da € 3.500.000,00 sottraendo la perdita di 547.492,00).
Il bilancio sino al 31 dicembre 2017 ha registrato una perdita di € 547.492,00. Questa perdita, visto che non può essere coperta nel bilancio attuale, è stata compensata sul patrimonio. Il patrimonio della società è sceso a € 2.952.508,00 da € 3.500.000,00. C'è stata una diminuzione di € 547.492,00.
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I dati desunti dal bilancio al 31 dicembre 2017 evidenziano una situazione caratterizzata da elementi di elevata criticità, quali: - sproporzione tra il valore ed il costo della produzione; - elevato indebitamento della società, con buona parte della consistente esposizione debitoria esigibile entro il corrente anno (per un importo pari ad € 2.140.495,00); - elevati costi per il personale che, paradossalmente si compone di tre sole unità (un dirigente, un impiegato ed un operario)
Leggendo il quadro finanziario della Provincia come appare il 31 dicembre 2017 si capisce che ci sono molti problemi, cioè: - differenza alta tra il valore di quello che si produce e il costo di quello che si produce; - la società è molto indebitata, ma questi debiti si possono richiedere entro l'anno (recuperando € 2.140.495,00); - i costi del personale sono troppo elevati se pensiamo che sono solo tre persone (un dirigente, un impiegato ed un operario)
I dati presi dal bilancio del 31 dicembre 2017 mostrano molti problemi, quali: - c'è una grande differenza tra il valore ed il costo della produzione; - la società ha molti debiti, molti debiti devono essere restituiti entro questo anno (per un importo pari ad € 2.140.495,00); - il personale costa molto anche se è fatto di tre soli lavoratori (un dirigente, un impiegato ed un operario)
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Dalla "Relazione della società di revisione indipendente sul bilancio al 31 dicembre 2017" redatta dalla società "AUDIREVI S.p.A.", (CF 05953410585, PI 12034710157) Società di revisione e organizzazione contabile con sede legale in Milano – emerge, tra l'altro, che la società presenta una difficile situazione finanziaria che, come dichiarato dagli amministratori, va affrontata mediante un intervento da parte della compagine azionaria.
La società "AUDIREVI S.p.A.", (CF 05953410585, PI 12034710157) che è una Società di revisione e organizzazione contabile che ha la sua sede legale a Milano ha scritto una relazione dal titolo "Relazione della società di revisione indipendente sul bilancio al 31 dicembre 2017" in cui si spiega che la società ha una difficile situazione finanziaria che, come ammettono anche gli amministratori, va affrontata con l'aiuto degli azionisti, cioè chi possiede le azioni della società.
Una società di revisione indipendente "AUDIREVI S.p.A." ha fatto una relazione sul bilancio al 31 dicembre 2017. La relazione mostra che la società ha una difficile situazione finanziaria. Gli amministratori dicono che gli azionisti devono affrontare questa situazione.
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Il Consiglio di Amministrazione, nel corso del 2017 e del 2018, ha convocato diverse assemblee straordinarie per proporre l'adeguamento del patrimonio sociale alle correnti esigenze della gestione.
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso del 2017 e del 2018, ha convocato diverse assemblee straordinarie per far adeguare il patrimonio della società alle esigenze attuali della gestione.
Il Consiglio di Amministrazione, durante il 2017 e del 2018, ha fatto diverse riunioni per sistemare il patrimonio e la gestione della società.
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Dalla documentazione trasmessa dalla partecipata con nota n. 82103 del 20 novembre 2017, emerge che l'operazione proposta si sostanzia in un aumento del Capitale Sociale a pagamento, per un importo massimo
Dalla documentazione che è stata trasmessa dalla società a cui la Provincia partecipa (nota n. 82103 del 20 novembre 2017) si capisce che l'operazione consiste nell'aumentare il Capitale Sociale (della società) a pagamento, per una cifra massima
I documenti inviati dalla società (con nota n. 82103 del 20 novembre 2017) mostrano che è necessario investire altri soldi nella società.
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di 3.000.000,00 oltre l'eventuale sovrapprezzo sull'inoptato, mediante l'emissione di nuovi titoli azionari, avente valore nominale di € 5,00 offerti in opzione agli Azionisti della Società ai sensi dell'art. 2441 c.c..
di 3.000.000,00. A questa cifra va aggiunto un possibile aumento di prezzo su ciò che non è stato scelto, e quindi occorre mettere in vendita altre azioni dal costo di € 5,00 offerte prima di tutto a quelli che sono già Azionisti della Società (questo sulla base dell'art. 2441 c.c.).
di 3.000.000,00 oltre l'eventuale aumento di valore delle azioni già presenti. Devono essere vendute nuove azioni della società. Ogni azione deve avere un valore di € 5,00, come vuole l'art. 2441 c.c..
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Gli azionisti avranno la facoltà di esercitare il diritto di opzione in base al rapporto tra il numero delle azioni in circolazione e quello delle azioni emesse. Essendo il capitale sociale, nella sua attuale entità, di € 3.500.000,00, costituito da n. 700.000 azioni in circolazione, ed essendo oggetto di deliberazione l'aumento del capitale sociale per € 3.000.000,00 mediante emissione di n. 600.000 azioni, ciascun azionista potrà esercitare il diritto di opzione in base al rapporto di sei azioni di nuova emissione ogni sette azioni vecchie possedute. È stato tuttavia previsto che l'operazione non si esaurisca nell'ambito dell'attuale base sociale, per cui l'offerta potrebbe rivolgersi a terzi per l'eventuale inoptato pur mantenendo una maggioranza pubblica.
Gli azionisti possono esercitare il diritto di scelta in base al rapporto tra azioni in circolazione e azioni emesse dalla società. Attualmente il capitale sociale (della società) è di € 3.500.000,00, che corrispondono a n. 700.000 azioni in circolazione. Inoltre si sta decidendo di aumentare il capitale sociale di altri € 3.000.000,00, mettendo in vendita n. 600.000 azioni. A questo punto ogni azionista potrà esercitare il diritto di scelta in base al rapporto di sei azioni appena messe in vendita per ogni sette azioni vecchie che l'azionista già possiede. La Provincia ha però stabilito che questa operazione non si limita ai soli soci già azionisti, ma l'offerta potrebbe anche essere rivolta a terzi per quello che non è stato scelto, anche se la maggioranza delle azioni rimarrà di proprietà pubblica.
Chi ha già azioni può acquistare in anticipo le nuove azioni della società. L'intero capitale della società oggi è di € 3.500.000,00. Questo capitale si divide in 700.000 azioni. Bisgona aumentare il capitale sociale di € 3.000.000,00, vendendo 600.000 azioni. Ogni azionista può quindi acquistare sei nuove azioni per ogni sette azioni già possedute. Si può anche vendere le nuove azioni a nuovi azionisti, a patto che la maggioranza della società resti pubblica.
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Per quanto riguarda l'Amministrazione Provinciale il diritto di opzione consentirebbe l'acquisto di n. 83.410 azioni, per un importo di € 417.050,00. La sottoscrizione di questo numero di azioni garantirebbe il mantenimento inalterato della quota di capitale sociale posseduta, pari al 13,90%.
Se l'Amministrazione Provinciale usa il diritto di scelta, riuscirebbe a comprare n. 83.410 azioni, per una somma totale di € 417.050,00. Con queste azioni la Provincia avrebbe lo stesso capitale nella società di prima, e cioè un capitale che è uguale al 13,90%.
La provincia può acquistare preventivamente 83.410 azioni, che valgono in totale € 417.050,00. L'acquisto di questo numero di azioni permette alla provincia di mantere il 13,90% del controllo societario.
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Come risulta evidente da quanto esposto dal management aziendale nelle relazioni allegate al bilancio al 31 dicembre 2016 e al bilancio 2017, l'operazione è finalizzata esclusivamente alla ristrutturazione patrimoniale che, a sua volta, si pone l'obiettivo di superare l'attuale squilibrio, causa di disavanzi di periodo.
Se leggiamo quello che ha scritto il manager dell'azienda nelle relazioni che accompagnano il bilancio al 31 dicembre 2016 e il bilancio al 31 dicembre 2017, l'acquisto di azioni serve a sistemare il patrimonio della Provincia, e questo a sua volta consente di superare l'attuale squilibrio che porta a perdite nel bilancio.
Come mostrano le relazioni degli amministratori allegate al bilancio del 2016 e del 2017, questa operazione vuole solo sitemare il patrimonio per superare le perdite del periodo.
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Il programma di sviluppo, sostenuto dall'operazione di aumento del capitale sociale sembra indirizzato al recupero dell'equilibrio gestionale per creare un organismo aziendale equilibrato sia nella sua struttura statica che nelle dinamiche di periodo.
Il programma di sviluppo che è accompagnato dal fatto di comprare azioni e aumentare il capitale della società serve a rimettere in equilibrio la Provincia in modo che sia un ente stabile ma anche capace di affrontare cambiamenti nel tempo.
Il programma di sviluppo, con l'aumento del capitale della società, vuole riequilibrare per rafforzare stabilmente la società sul piano economico e gestionale.
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Viste le ristrettezze economiche-finanziarie dovute ai continui e ingenti tagli del Governo centrale, nonché i dati desunti dall'analisi di bilancio, hanno indotto la dirigenza di questo Ente ad esprimere parere sfavorevole all'aumento di capitale sociale della "Lameziaeuropa S.p.A." e alla sottoscrizione di nuove azioni. La dirigenza dell'Ente, pur rimanendo contraria all'aumento di capitale, è consapevole che in assenza di tale operazione si verificherà, inevitabilmente, l'acuirsi della crisi aziendale con le conseguenze plasticamente prevedibili.
Per colpa dei pochi soldi disponibili, dei tagli da parte del Governo alle Province, dei dati che sono scritti nel bilancio, i dirigenti della Provincia hanno deciso di votare contro l'aumentare il capitale della società "Lameziaeuropa S.p.A." e contro l'acquisto di nuove azioni. I dirigenti sanno che senza questo acquisto ci sarà una crisi in azienda e conseguenze negative.
Ci sono delle resitrettezze economiche per i tagli del Governo centrale, e per la situazione del bilancio. Per queste ragioni, i dirigenti di questo Ente si oppongono all'aumento di capitale sociale della "Lameziaeuropa S.p.A." e all'acquisto di nuove azioni. I dirigenti dell'Ente sanno che senza un aumento del capitale l'azienda entrerà in una crisi dalla conseguense prevedibili.
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Va ancora evidenziata l'impossibilità – in assenza di un processo di ristrutturazione patrimoniale – di garantire l'equilibrio economico-finanziario e di fronteggiare la propria esposizione debitoria, ritenuta dagli organi di amministrazione e controllo della partecipata, indispensabile al superamento della crisi e a garantire la continuità aziendale.
Inoltre i dirigenti dicono che se non si ristruttura il patrimonio non si piò assicurare l'equilibrio economico-finanziario e non si potranno pagare i debiti: a loro volta i capi dell'azienda di cui la Provincia ha azioni, pensano che senza l'aggiusto del patrimonio non si supererà la crisi e non si può essere sicuri che l'azienda sopravviva.
Senza una sistemazione del patrimonio dell'azienda, non si può sistemare i conti della società e ripagare ri debiti. Queste azioni sono indispensabile per superare la crisi e garantire il futuro della azienda.
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Si evidenzia che nel 2019 la società, dopo anni di perdite, ha realizzato un risultato positivo di euro 2.964,00, in linea con il Piano Industriale 2019 – 2023 sottoposto alla valutazione degli Azionisti in occasione dell'Assemblea Straordinaria del 21 gennaio 2019. Sul punto, tra l'altro si rileva che la "Audirevi" nella propria relazione sul bilancio 2019 ha preso atto del fatto che "la società Lamezia Europa SpA ha messo in atto una serie di attività ed interventi, di seguito indicati, che potranno permettere, a partire dall'esercizio di bilancio 2020, di recuperare l'equilibrio finanziario societario, allo stato compromesso, e garantire la continuità aziendale".
Nel 2019 la società dopo vari anni di perdite economiche ha avuto un risultato positivo che consiste in euro 2.964,00. Il risultato era in linea con il Piano Industriale 2019 – 2023 valutato dagli Azionisti durante la Assemblea Straordinaria del 21 gennaio 2019. Inoltre la società "Audirevi" nella relazione sul bilancio 2019 ha scritto che "la società Lamezia Europa SpA ha messo in atto una serie di attività ed interventi, di seguito indicati, che potranno permettere, a partire dall'esercizio di bilancio 2020, di recuperare l'equilibrio finanziario societario, allo stato compromesso, e garantire la continuità aziendale".
Nel 2019 la società, dopo anni di perdite, ha avuto ricavi per euro 2.964,00. I risultati sono in linea con il Piano Industriale 2019 – 2023, valutato degli Azionisti durante l'Assemblea Straordinaria del 21 gennaio 2019. La "Audirevi" nella propria relazione sul bilancio 2019 ha notato che "la società Lamezia Europa SpA si è impegnata affinché, a partire dal bilancio 2020, di sistemi i conti, adesso messi male, e salvi l'azienda".
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Al riguardo la "Audirevi" ha richiamato l'attenzione sul seguente aspetto commentato dagli amministratori nella Relazione sulla Gestione "Lo squilibrio economico-finanziario che ne è rivenuto è, comunque, legato a più fattori:
La "Audirevi" ha richiamato l'attenzione sul seguente aspetto che è stato commentato dagli amministratori nella Relazione sulla Gestione: "Lo squilibrio economico-finanziario che ne è rivenuto è, comunque, legato a più fattori:
La "Audirevi" ha richiamato l'attenzione sul seguente aspetto "I problemi economici che abbiamo individuato, comunque, sono legati a più fattori:
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in primis, un risultato fortemente legato alla crisi pandemica che nel 2020 ha investito il nostro Paese ed ha determinato e continuerà a determinare anche per il 2021 conseguenze e ricadute molto negative sull'economia nazionale;
prima di tutto un risultato fortemente legato alla crisi pandemica che nel 2020 ha investito il nostro Paese ed ha determinato e continuerà a determinare anche per il 2021 conseguenze e ricadute molto negative sull'economia nazionale;
primo, un risultato fortemente legato alla pandemia del 2020 che ha prodotto e produrrà anche per il 2021 conseguenze molto negative sull'economia nazionale;
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il residuo debito di €. 2,4 milioni verso Ubi Banca per il mutuo fondiario stipulato a dicembre 2005 occorre che venga rimodulato e ulteriori privilegiati riguardano l'Erario, per i quali sono, anche, in corso delle rateazioni.
il debito che rimane di €. 2,4 milioni verso Ubi Banca per il mutuo fondiario stipulato a dicembre 2005 deve essere rimodulato e altri pagamenti riguardano l'Erario (le tasse), per i quali sono, anche, in corso delle rateazioni.
Bisogna sistemare il debito di €. 2,4 milioni verso Ubi Banca per il mutuo fatto a dicembre 2005 e altri debiti riguardano l'Erario. Per questi abbiamo fatto delle rateazioni.
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Si aggiunge il ritardo, a causa della pandemia, si è detto, nei percorsi di maturazione, nei tempi previsti, dei principali progetti portati avanti dalla società (Green Economy, Waterfront e Porto Turistico, Progetto centro servizi, Progetto AgriExpo).
Inoltre a causa della pandemia sono rallentati i percorsi di maturazione dei principali progetti portati avanti dalla società (Green Economy, Waterfront e Porto Turistico, Progetto centro servizi, Progetto AgriExpo).
A causa della pandemia, alcuni dei principali progetti della società sono in ritardo (Green Economy, Waterfront e Porto Turistico, Progetto centro servizi, Progetto AgriExpo).
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In considerazione di quanto rappresentato, gli amministratori, nella consapevolezza di aver descritto adeguatamente gli eventi e le circostanze principali che possono far sorgere dubbi sulla capacità dell'azienda di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, nonché i piani ad oggi ancora non verificatisi per far fronte a tali eventi e circostanze, hanno ritenuto di seguitare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nell'elaborazione del presente bilancio in relazione all'attesa capacità dell'impresa di continuare ad operare come un'entità in funzionamento entro i 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio tenuto conto in particolare:
Considerato tutto quello che abbiamo detto finora, la Provincia è sicura che ha descritto bene fatti e circostanze principali che fanno dubitare che la società abbia la capacità di operare bene. Considerato i piani che non sono stati realizzati per far fronte a tali fatti e circostanze, gli amministratori hanno ritenuto di adottare la regola della continuità dell'azienda nell'elaborare questo bilancio e hanno considerati la capacità che ci aspettiamo l'impresa abbia di continuare ad operare come un'entità in funzionamento entro i 12 mesi successivi alla data del bilancio. In particolare hanno considerato queste cose:
Gli amministratori sanno di aver descritto bene gli eventi che possono far dubbitare sul funzionamento futuro dell'azienda. Ancora oggi non ci sono piani che possono migliorare la situazione. Gli amministratori hanno pensato di continuare a far funzionare l'azienda per i prossimi 12 mesi dal bilancio:
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Dell'attuazione del progetto legato alla green economy della società anglo-tedesca Aura Power, che prevede un investimento complessivo di 15 milioni di euro, e che potrà determinare, tra ottobre e novembre 2021, la vendita di un macrolotto di 20 ettari circa con un introito cash all'atto del rogito notarile per la società di circa 2.400.000,00 euro. Come già evidenziato in precedenza il progetto, a seguito della presentazione ad aprile 2021 della documentazione tecnica, è attualmente in fase di istruttoria da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria attraverso la procedura del PAUR "Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale" che sarà conclusa entro 120 giorni dalla presentazione di tutta la documentazione prevista. Considerato che il lotto in cui insiste il progetto è già destinato a livello urbanistico alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il nullaosta tecnico per l'immissione in rete attraverso una linea già esistente nell'area da parte di Enel e che la potenza dei due impianti previsti non supera i 15 megawatt, il Consiglio di Amministrazione ritiene che non ci sono elementi ostativi all'attuazione del progetto.
Realizzare il progetto - legato alla green economy - della società anglo-tedesca Aura Power. Questo progetto prevede 15 milioni di euro totali investiti che possono dare luogo (tra ottobre e novembre 2021) a vendere un macrolotto di 20 ettari circa con un guadagno di soldi al momento dell'atto col notaio (rogito notarile) di circa 2.400.000,00 euro per la società. Il progetto come abbiamo letto nella documentazione tecnica ad aprile 2021 è allo studio da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria. La regione usa lo strumento PAUR "Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale" che viene chiuso entro 120 giorni dalla presentazione di tutta la documentazione prevista. Se pensiamo che il lotto di cui si vuole occupare il progetto è già destinato a livello urbanistico alla realizzazione di impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, allora è chiaro il Consiglio di Amministrazione non ha elementi contrari per opporsi al progetto, dato che c'è già una linea nell'area creata da Enel e che la potenza dei due impianti non supera i 15 megawatt.
Il progetto legato alla economia ecologica della società anglo-tedesca Aura Power prevede un investimento complessivo di 15 milioni di euro. Il progetto, tra ottobre e novembre 2021, porterà alla vendita di 20 ettari circa di terrono. Ci sarà per la società un ricavo di circa 2.400.000,00 euro. Come già detto prima, il progetto, dopo la presentazione ad aprile 2021 della documentazione tecnica, è valutato dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria. La regione usa la procedura del PAUR "Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale" che si conclude entro 120 giorni dalla presentazione della domanda. Il terreno per il progetto è già destinato agli impianti per l'energia rinnovabile. Una linea elettrica già esistente nell'area permetterà all'Enel di immettere l'energia in rete. La potenza dei due impianti è minore di 15 megawatt. Perciò il Consiglio di Amministrazione il progetto si può fare.
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Dell'attuazione del progetto waterfront e Porto Turistico promosso da Coipa International che, definita la procedura di evidenza pubblica, determinerà la concretizzazione degli impegni finanziari a favore della società contenuti nel MOI rivisto e sottoscritto nel dicembre 2020. In particolare si evidenzia che in data 5 maggio 2021 Coipa International, in una nota trasmessa alla società, ha confermato l'impegno a sottoscrivere, attraverso la NEWCO Coipa Italia Spa in fase di costituzione, azioni della Lameziaeuropa spa fino ad un controvalore pari a 1.500.000,00 euro.
2. Attuare il progetto waterfront e Porto Turistico (promosso da Coipa International) che porterà a realizzare gli impegni finanziari a favore della società come si legge nel MOI rivisto e sottoscritto nel dicembre 2020. In particolare il 5 maggio 2021 Coipa International, in una nota trasmessa alla società, ha confermato che - attraverso la NEWCO Coipa Italia Spa che si sta formando - acquisterà azioni della Lameziaeuropa spa per un valore di 1.500.000,00 euro.
I progetti waterfront e Porto Turistico voluti da Coipa International che, dopo la fine della gara, porteranno dei benefici economici alla società, previsti nel MOI di dicembre 2020. Il 5 maggio 2021 Coipa International ha detto che, attraverso la NEWCO Coipa Italia Spa, vuole acquistare azioni della Lameziaeuropa spa per 1.500.000,00 euro.
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Della prosecuzione delle attività di vendita dei lotti della società, i cui preliminari sono già stati stipulati nel corso del 2020 e che avranno attuazione nel 2021. In particolare nei primi quattro mesi del 2021 si è proceduto nell'area ex Sir con la stipula del rogito (26.02.2021) con la società Dinamica srl valore operazione 45.000 euro oltre iva e nell'area Pip Rotoli con la stipula del rogito (10.02.2021) con Giancarlo Pulice valore operazione 44.000 euro oltre iva. Inoltre entro il 15 giugno 2021 si procederà con la stipula di ulteriori due rogiti per lotti nell'area ex Sir rispettivamente con la società Pironaggi valore operazione 50.000 euro oltre iva e con la società Costa Group valore operazione 55.000 euro oltre iva e di un ulteriore lotto nell'area Pip Rotoli con la società Vimer Sud valore operazione 66.000 euro oltre iva.
SI discute qui di continuare a vendere i lotti (parti) della società: la vendita era iniziata nel 2020 e si completerà nel 2021. In particolare nei primi quattro mesi del 2021 è stato fatto l'atto di vendita (detto rogito; giorno 26.02.2021) in un'area chiamata Sir con la società Dinamica srl e il costo dell'operazione è 45.000 euro (a cui va aggiunta l'IVA). è stata venduta nell'area Pip Rotoli con atto di vendita (detto rogito; giorno 10.02.2021) con Giancarlo Pulice e il costo dell'operazione è di 44.000 euro a cui va aggiunta l'iva. Inoltre entro il 15 giugno 2021 si scriveranno altri due atti di vendita (rogiti) per lotti che si trovano nell'area ex Sir: uno con la società Pironaggi per 50.000 euro a cui va aggiunta l'iva e un altro con la società Costa Group per 55.000 euro a cui va aggiunta l'iva e infine un altro lotto nell'area Pip Rotoli con la società Vimer Sud per 66.000 euro a cui va aggiunta l'iva.
è continuata la vendita dei terreni della società iniziata nel 2020 e conclusi nel 2021. Nei primi quattro mesi del 2021 la società ha venduto l'area ex Siralla società Dinamica srl per 45.000 euro più iva e l'area Pip Rotoli a Giancarlo Pulice per 44.000 euro più iva. Entro il 15 giugno 2021 ci saranno altre due vendite: dei terreni dell'area ex Sir alla società Pironaggi per 50.000 euro più iva e alla società Costa Group per 55.000 euro più iva e di un terreno nell'area Pip Rotoli venduto alla società Vimer Sud per 66.000 euro più iva.
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Le esistenti concrete avviate operazioni di ingressi di finanza hanno condotto a tracciare un percorso di sicura realizzabilità. Si ritiene, pertanto, che sussista la ragionevole aspettativa acché la Società, entro il 31 dicembre 2021, possa disporre di adeguate risorse finanziarie atte a pervenire alla chiusura del mutuo in essere con IntesaSanpaolo già Ubibanca, al ripianamento delle passività pregresse ed all'esercizio delle correnti attività gestionali, volte, con determinazione, al perseguimento di tutti gli obbiettivi programmati".
Le operazioni in corso stanno facendo guadagnare soldi e si tratta di entrate sicure. Per questo la Provincia pensa che la Società, entro il 31 dicembre 2021, possa avere soldi per saldare il prestito (mutuo) che è attivo con la Banca IntesaSanpaolo (prima Ubibanca), possa recuperare il passivo (cioè il saldo negativo) e possa gestire le nuove attività per raggiungere gli obbiettivi programmati".
L'arrivo di nuovo denaro ha reso sostenibile l'azienda. Quindi, la Società, entro il 31 dicembre 2021, potrà avere abbastanza denaro da pagare il mutuo con IntesaSanpaolo già Ubibanca. La società potrà anche compensare le perdite e pagare le spese necessarie per raggiungere tutti gli obbiettivi programmati".
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Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 la società ha subito una perdita di Euro 191.199; tale risultato economico negativo ha ridotto il Patrimonio a 2,2 milioni di euro rispetto ai 2,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
Nel 2021 (come si capisce alla chiusura del bilancio del 31 dicembre 2021) la società ha perso Euro 191.199. Pertanto il suo Patrimonio passa a 2,2 milioni di euro mentre l'anno prima era di 2,4 milioni di Euro.
Nel corso del bilancio del 2021 la società ha perso Euro 191.199. Il Patrimonio è scedo a 2,2 milioni di euro rispetto ai 2,4 milioni di Euro posseduti nell'anno precedente.
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L'Amministrazione Provinciale, nonostante le criticità sopra evidenziate crede fermamente nelle potenzialità della partecipata di continuare ad operare nella qualità di "Agenzia di Sviluppo Locale" contribuendo, nel rispetto delle previsioni di cui all'art. 4 comma 2, del d. lgs. 175/2016, alla produzione di un servizio di interesse generale, oltre che al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente individuate nella promozione e nella tutela dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico della propria comunità. La detenzione della partecipazione non appare contrastante con le previsioni di cui all'art. 5, comma 1, del medesimo decreto in quanto il mercato locale fa constatare l'esclusività della società rispetto a potenziali concorrenti, data l'assenza di altre compagini similari e partecipate che svolgono le medesime funzioni in ambito comunale, comprensoriale e sovra comunale ovvero in ambiti territoriali ottimali.
La Provincia, nonostante i problemi descritti, crede che la società a cui partecipa con azioni può operare come "Agenzia di Sviluppo Locale" e contribuire a produrre un servizio di interesse generale (come dice l'articolo 4 comma 2, del D. Lgs. 175/2016) e a perseguire obiettivi istituzionali dell'Ente cioè promuovere e tutelare lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità. Il fatto che la Provincia ha delle azioni di una Società non va contro l'art. 5, comma 1 del D. Lgs. 175/2016 dato che la società ha l'esclusiva rispetto a altri possibili concorrenti. Non esistono infatti altre società simili a partecipazione pubblica che svolgono le stesse funzioni nel territorio del comune o in quello circostante o in quello esterno.
La Provincia sa che ci sono problemi, ma crede che ci la società potrà ancora operare come "Agenzia di Sviluppo Locale". Così la società potrà rispettare le previsioni indicate nell'art. 4 comma 2, del d. lgs. 175/2016 e fornire un servizio utile a tutti. La società potrà inoltre raggiungere gli scopi di promuovere lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità. Continuare a mantenere la società non è contrario all'art. 5, comma 1, del medesimo decreto. Non ci sono nello stesso territorio altre aziende concorrenti, che offrono gli stessi servizi nel comune, o nelle zone vicine al comune.
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Pertanto, l'Amministrazione Provinciale intende avvalersi della previsione di cui al TUSP, art. 26 rubricato "Altre disposizioni transitorie", comma 7 – che testualmente recita "Sono fatte salve, fino al completamento dei relativi progetti, le partecipazioni pubbliche nelle società costituite per il coordinamento e l'attuazione dei patti territoriali e contratti d'area per lo sviluppo locale, ai sensi della delibera CIPE 21 marzo 1997" – che consente di superare quanto previsto dall'art. 24, comma, d. lgs. n. 175/2016 che prevede l'alienazione delle partecipazioni che non soddisfano quanto previsto dall'articolo 20, comma 2, lett. b) e d) del decreto.
Perciò la Provincia utilizza le previsioni della legge TUSP (art. 26 dal titolo "Altre disposizioni transitorie", comma 7) che testualmente recita "Sono fatte salve, fino al completamento dei relativi progetti, le partecipazioni pubbliche nelle società costituite per il coordinamento e l'attuazione dei patti territoriali e contratti d'area per lo sviluppo locale, ai sensi della delibera CIPE 21 marzo 1997" e che consentono di superare l'art. 24, comma, D. Lgs. n. 175/2016 che invece prevede di vendere le partecipazioni a società che non soddisfano quanto scritto nell'articolo 20, comma 2, lett. b) e d) del decreto.
La Provinciale vuole adottare le indicazioni dell'art. 26 rubricato "Altre disposizioni transitorie", comma 7 – che dice "Sono escluse fino alla fine dei progetti, le società pubbliche che coordinano i patti territoriali e contratti d'area per lo sviluppo locale, come dice la delibera CIPE 21 marzo 1997". Questa legge permette di non rispettare l'art. 24, comma, d. lgs. n. 175/2016 che vuole la vendita delle aziende che non hanno le caratteristiche indcate nell'articolo 20, comma 2, lett. b) e d) del decreto.
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SOCIETÀ AEROPORTUALE CALABRESE (S.A.C.A.L. – S.p.A.)
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È una società per azioni a capitale misto a prevalenza pubblica che ha sede nel Comune di Lamezia Terme presso l'aeroporto civile. La società è stata costituita in data 23 febbraio 1990. È iscritta nel Registro Imprese di Catanzaro dal 7 giugno 1990 (codice fiscale e partita Iva 01764970792, n. R.E.A. CZ-134480). La società ha per oggetto lo sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture concernenti l'esercizio dell'attività dello scalo dell'aeroporto di Lamezia Terme, o di eventuali altri scali e dei relativi servizi di assistenza a terra e commerciali, dei collegamenti con i centri urbani via aerea e via superficie nonché la realizzazione e la gestione intermodale dei trasporti.
È una società per azioni con capitale in parte privato e in parte pubblico che si trova a Lamezia Terme presso l'aeroporto civile. La società è stata costituita il 23 febbraio 1990. È iscritta nel Registro Imprese di Catanzaro dal 7 giugno 1990 (codice fiscale e partita Iva 01764970792, n. R.E.A. CZ-134480). La società ha per oggetto lo sviluppo, la progettazione, la realizzazione, l'adeguamento, la gestione, la manutenzione e l'uso degli impianti e delle infrastrutture che riguardano le attività dello scalo dell'aeroporto di Lamezia Terme, o di eventuali altri scali e dei relativi servizi di assistenza a terra e commerciali, dei collegamenti con i centri urbani via aerea e via superficie nonché ha per oggetto la realizzazione e la gestione dei trasporti.
È una società posseduta in gran parte da un ente pubblico. La società si trova nel Comune di Lamezia Terme presso l'aeroporto civile. La società è nata il 23 febbraio 1990. È iscritta nel Registro Imprese di Catanzaro dal 7 giugno 1990 (codice fiscale e partita Iva 01764970792, n. R.E.A. CZ-134480). La società ha come obiettivi lo sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso delle infrastrutture usate nell'aeroporto di Lamezia Terme delle infrastrutture di altri aeroporti dell'assistenza e dei negozi dell'aeroporto, dei collegamenti con altre città con aerei o mezzi di superficie, della gestione dei trasporti.
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SOCIETÀ AEROPORTUALE CALABRESE (S.A.C.A.L. – S.p.A.)
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In qualità di gestore aeroportuale, "S.A.CAL. S.p.A." – in forza di apposita convenzione quarantennale con l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (E.N.A.C.), sottoscritta in data 11 settembre 2017 e resa efficace con D.I. n. 69 (Infrastrutture – Trasporti – Economia e Finanze), registrato alla Corte dei Conti in data 29/07/2009 – coordina e gestisce l'intero aeroporto, pianifica e coordina lo sviluppo infrastrutturale dello scalo, cura la manutenzione e la pulizia, gestisce i controlli di sicurezza sui passeggeri in partenza, le aree parcheggio e la fornitura di servizi commerciali e pubblicitari attraverso concessione a terzi.
La società "S.A.CAL. S.p.A." gestisce l'aeroporto in base all'accordo di 40 anni firmato con l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (E.N.A.C.), accordo firmato l'11 settembre 2017, attuato con D.I. n. 69 (Infrastrutture – Trasporti – Economia e Finanze), e registrato alla Corte dei Conti il 29/07/2009. Essa coordina e gestisce l'intero aeroporto, pianifica e coordina lo sviluppo di tutte le strutture dello scalo, cura la manutenzione e la pulizia, gestisce i controlli di sicurezza sui passeggeri in partenza, le aree parcheggio e la fornitura di servizi commerciali e pubblicitari attraverso accordi anche con altre società.
La società "S.A.CAL. S.p.A." gestisce l'aeroporto. La società ha infatti una convenzione di quarantanni firmata con l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (E.N.A.C.) l'11 settembre 2017. La convenzione è riconosciuta dai Ministeri Infrastrutture – Trasporti – Economia e Finanze e registrato alla Corte dei Conti il 29/07/2009. La società gestisce l'intero aeroporto, pianifica e coordina lo sviluppo di nuove infrastrutture dell'aeroporto. La società cura la manutenzione e la pulizia, gestisce i controlli di sicurezza sui passeggeri in partenza, le aree parcheggio e servizi commerciali e pubblicitari, che vengono dati in gestione ad altri.
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Nel corso dell'anno 2016, la società è stata oggetto di un aumento di capitale sociale. Prima di tale operazione, il 66.74% delle azioni era detenuto da Enti Pubblici e il rimanente 33,26% da investitori privati. Il capitale sociale ammontava ad € 7.755.000,00, interamente versato, suddiviso in 15.000 azioni del valore nominale di € 517,00. La Provincia di Catanzaro possedeva una partecipazione di n. di n. 2085 azioni, per un valore nominale di € 1.077.945,00, pari al 13.90% del Capitale Sociale.
Nel 2016 la società ha aumentato il suo capitale sociale. Prima del 2016 il 66.74% delle azioni era di Enti Pubblici e il 33,26% di investitori privati. Il capitale sociale era di € 7.755.000,00, diviso in 15.000 azioni che valevano € 517,00 l'una. La Provincia di Catanzaro possedeva n. 2085 azioni, per un valore di € 1.077.945,00, pari al 13.90% del Capitale Sociale./
Durante il 2016, la società ha aumentato il suo capitale. Prima di tale operazione, Enti pubblici avevano il 66.74% delle azioni e i privati avevano il restante 33,26%. Il capitale sociale era di € 7.755.000,00, suddiviso in 15.000 azioni. Ogni azione valeva € 517,00. La Provincia di Catanzaro aveva 2085 azioni, per un valore totale di € 1.077.945,00, pari al 13.90% del Capitale Sociale.
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L'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997 – rubricato "Capitale minimo delle società di gestione aeroportuale", nel disporre che il capitale sociale dei gestori aeroportuali debba esser determinato in base alle unità di traffico globale calcolate su base annua – prescrive che esso non possa essere inferiore a "lire 25.000 milioni" (pari ad euro 12.911.423,00) per aeroporti con traffico da 2.000.001 "WLU/anno" a 5.000.000 "WLU/anno" deve intendersi "Workload-units" (unità di carico di lavoro) e l'unità equivale ad un passeggero. Il comma 2 del medesimo articolo stabilisce che "L'obbligo di adeguamento del capitale delle società di gestione, in relazione alle varie classi indicate nel comma precedente, si determina sulla base della media del volume di traffico accertato nell'ultimo biennio". La "Relazione sulla gestione della S.A.CAL. S.p.A." relativa all'anno 2014 – così come ribadito nella nota prot. n.11648/2015 del 20 novembre 2015, inviata agli azionisti della Società dal Presidente della società – evidenziava che "S.A.CAL. S.p.A." ha superato, nel biennio 2013/2014, i 2.000.001 "Workload-units". In considerazione di tale dato, la previsione di cui all'ultimo comma dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12.11.1997, imponeva di procedere all'aumento di capitale sociale sino ad almeno € 12.911.423,00. La relazione sulla verifica amministrativo-contabile di ENAC e del MEF, notificata alla Società il 7 luglio 2014, ha rilevato il mancato adempimento da parte di "S.A.CAL. S.p.A." in ordine alla predetta prescrizione. La mancata ottemperanza a tale prescrizione avrebbe determinato il venir meno di un requisito oggettivo e la conseguente decadenza della concessione della gestione totale ai sensi dell'art. 14 bis della Convenzione ENAC/SACAL.
L'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997 dal titolo "Capitale minimo delle società di gestione aeroportuale" stabilisce che il capitale delle società che gestiscono aeroporti deve essere deciso in base alle unità di traffico che sono calcolate su ciascun anno. Lo stesso articolo stabilisce che il capitale non può essere più piccolo di "lire 25.000 milioni" (pari ad euro 12.911.423,00) per aeroporti con traffico da 2.000.001 "WLU/anno" a 5.000.000 "WLU/anno" (WLU significa "Workload-units" cioè unità di carico di lavoro; con l'unità che corrisponde a un passeggero). Il comma 2 del medesimo articolo stabilisce che "L'obbligo di adeguamento del capitale delle società di gestione, in relazione alle varie classi indicate nel comma precedente, si determina sulla base della media del volume di traffico accertato nell'ultimo biennio". La "Relazione sulla gestione della S.A.CAL. S.p.A." del 2014 – così come scritto nella nota prot. n.11648/2015 del 20 novembre 2015 che è stata inviata agli azionisti della Società dal Presidente della società – mostra che "S.A.CAL. S.p.A." ha superato, nel biennio 2013/2014, i 2.000.001 "Workload-units". Per questo dato la previsione scritta nell'ultimo comma dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12.11.1997 obbligava a procedere a aumentare il capitale sociale fino a almeno € 12.911.423,00. La relazione che descrive la verifica amministrativa e contabile di ENAC e del MEF, inviata alla Società il 7 luglio 2014, ha mostrato che la società "S.A.CAL. S.p.A." non ha obbedito a questo ordine. Per colpa di questa disobbedienza la società ha perso un parametro oggettivo e dovrebbe lasciare la gestione dell'aeroporto in base all'art. 14 bis della Convenzione ENAC/SACAL.
L'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997 vuole che il capitale dei gestori aeroportuali dipende da quante persone passano per l'aeroporto in un anno. Il capitale non può essere inferiore a "lire 25.000 milioni" (pari ad euro 12.911.423,00) per aeroporti in cui passano da 2.000.001 a 5.000.000 passeggeri per anno. Il comma 2 dello stesso articolo vuole che le società devono adeguare il capitale in base alla quantità di passeggeri che passano in un anno. La "Relazione sulla gestione della S.A.CAL. S.p.A." sull'anno 2014 è stata inviata agli azionisti della Società dal Presidente della società. La relazione mostra che "S.A.CAL. S.p.A." ha superato, negli anni 2013 e 2014, i 2.000.001 passeggeri. Quindi l'ultimo comma dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12.11.1997 obbligava un aumento di capitale sociale di almeno € 12.911.423,00. La relazione sulla verifica amministrativo-contabile di ENAC (ente nazionale di aviazione civile) e del MEF (Ministero di economia e finanza) ha mostrato che "S.A.CAL. S.p.A." non ha rispettato la indicazione. Il mancato rispetto del requisito provoca la conclusione della concessione della gestione, come dice l'art. 14 bis della Convenzione ENAC/SACAL.
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Pertanto, con deliberazione del Consiglio d'Amministrazione n. 9 del 24 novembre 2015 "S.A.CAL S.p.A." ha deliberato l'aumento del capitale sociale da € 7.755.000,00 ad € 12.911.558,00, ai sensi dell'art. 2439 C.C., a seguito della presa d'atto della necessità di adeguamento del capitale sociale al succitato disposto dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997. Il valore nominale di ogni singola azione rimaneva immutato e pari ad € 517,00. Con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 24 del 30 marzo 2015 – con la quale veniva approvato il Piano di razionalizzazione delle società partecipate e la relativa relazione tecnica, ai sensi della legge n. 190/2014 – si dava atto che: "... la congiuntura economica mondiale ha avuto riflessi anche nel comparto aereo ma l'attuale management evidenzia che il bilancio 2014 registra un'inversione di tendenza rispetto alla gestione economica e finanziaria della società. La solidità di S.A.CAL. S.p.A. è certificata anche dalla concessione totale dello scalo attribuita alla suddetta società, nel 2009, da ENAV che reputa il gestore aeroportuale adeguato al mantenimento di standard di qualità efficienti e professionali" Il medesimo piano prevedeva che: "... la più importante struttura regionale allocata sul territorio comunale non vedrà la dismissione delle quote societarie della Provincia di Catanzaro che ritiene fondamentale continuare a essere parte di una società che già è punto di riferimento in tema di logistica e trasporti e che continua ad essere strategica per il tessuto sociale ed economico locale. L'analisi sullo stato di salute della società, sui risultati ottenuti, sul conseguimento di obiettivi gestionali e l'analisi finanziaria, anche in prospettiva della ricapitalizzazione, inducono la Provincia di Catanzaro alla riconferma della partecipazione azionaria in S.A.CAL. S.p.A.".
Perciò la "S.A.CAL S.p.A." ha capito che doveva adeguare il capitale sociale (in base all'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997) e ha deciso nel suo Consiglio d'Amministrazione (delibera n. 9 del 24 novembre 2015) di aumentare il capitale sociale da € 7.755.000,00 a € 12.911.558,00 in base all'art. 2439 C.C.. Il valore di ogni singola azione rimaneva uguale, e cioè di € 517,00. La Provincia nella riunione n. 24 del 30 marzo 2015 – con cui approvava il Piano di razionalizzazione delle società a cui partecipa l'ente pubblico e la relativa relazione tecnica (in base alla Legge n. 190/2014) – osservava che "... la congiuntura economica mondiale ha avuto riflessi anche nel comparto aereo ma l'attuale management evidenzia che il bilancio 2014 registra un'inversione di tendenza rispetto alla gestione economica e finanziaria della società. La solidità di S.A.CAL. S.p.A. è certificata anche dalla concessione totale dello scalo attribuita alla suddetta società, nel 2009, da ENAV che reputa il gestore aeroportuale adeguato al mantenimento di standard di qualità efficienti e professionali" Il medesimo piano prevedeva che: "... la più importante struttura regionale allocata sul territorio comunale non vedrà la dismissione delle quote societarie della Provincia di Catanzaro che ritiene fondamentale continuare a essere parte di una società che già è punto di riferimento in tema di logistica e trasporti e che continua ad essere strategica per il tessuto sociale ed economico locale. L'analisi sullo stato di salute della società, sui risultati ottenuti, sul conseguimento di obiettivi gestionali e l'analisi finanziaria, anche in prospettiva della ricapitalizzazione, inducono la Provincia di Catanzaro alla riconferma della partecipazione azionaria in S.A.CAL. S.p.A.".
La deliberazione del Consiglio d'Amministrazione n. 9 del 24 novembre 2015 "S.A.CAL S.p.A." ha deciso che il capitale sociale deve crescere da € 7.755.000,00 a € 12.911.558,00. Come stabilisce l'art. 2439 C.C., dopo che si è notato che il capite deve essere aumentato secondo le indicazioni dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997. Il valore di ogni azione rimane uguale e pari ad € 517,00. Il Consiglio Provinciale (n. 24 del 30 marzo 2015) approva il Piano di razionalizzazione delle società partecipate. La relativa relazione tecnica, come vuole la legge n. 190/2014 – nota che: "... la situazione economica mondiale ha toccato anche gli spostamenti via aereo. Tuttavia, l'attuale dirigenza nota che nel bilancio 2014 c'è stato un cambio radicale nella gestione economica e finanziaria della società. ENAV (ente nazionale assistenza volo) ha certificato la solidità di S.A.CAL. S.p.A. e gli ha dato concessione totale dello scalo. Nel 2009, ENAV ha giudicato il gestore aeroportuale adeguato al mantenimento della qualità e della professionalità." Il piano prevedeva che: "... la Provincia di Catanzaro non deve vendere le quote della più importante società sul suo territorio. La società è punto di riferimento per la logistica e i trasporti ed è strategica per il tessuto sociale ed economico locale. una analisi approdondita è stata fatta a.sulla salute della società, b.sui risultati ottenuti, c. sul conseguimento di obiettivi gestionali d. sul lato economico finanziaria, anche in prospettiva della ricapitalizzazione, L'analisi mostra l'importanza di mantenere la Provincia di Catanzaro come azionista di S.A.CAL. S.p.A.".
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La Provincia di Catanzaro – dopo attente valutazioni e nel rispetto dei limiti imposti dalle norme vigenti – ha inteso, a causa delle scarse risorse finanziarie dovute ai continui tagli sulle finanze provinciali, non aderire all'aumento di capitale deliberato dal Consiglio d'Amministrazione della società "S.A.CAL. S.p.A." in data 24 novembre 2015, ai sensi dell'art. 2439 cc..
La Provincia di Catanzaro ha valutato con attenzione, ha osservato le leggi presenti in Italia, e poiché vede che ci sono poche risorse finanziarie - a causa dei tagli sulle finanze delle Province - ha deciso di non accontentare il Consiglio di amministrazione della società "S.A.CAL. S.p.A." (decisione che la società ha preso il 24 novembre 2015) e di non aumentare il capitale (in base all'art. 2439 cc.).
La Provincia di Catanzaro – dopo attente valutazioni e nel rispetto delle leggi – a causa del poco denaro per i continui tagli, ha deciso di non investire altro denaro nella società "S.A.CAL. S.p.A." in data 24 novembre 2015, come vuole l'art. 2439 cc..
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A seguito delle determinazioni assunte dai Soci nel corso della assemblea straordinaria del 2 luglio 2021 la "S.A.CAL S.p.A." ha deliberato l'aumento del capitale sociale da € 12.911.558,00 ad € 23.920.556,00; per effetto di tale aumento ed in assenza di sottoscrizione di nuove azioni la partecipazione dell'amministrazione Provinciale di Catanzaro è scesa al 6,218% del capitale sociale.
Dopo le decisioni prese dai soci nella assemblea straordinaria del 2 luglio 2021 la "S.A.CAL S.p.A." ha deliberato l'aumento del capitale sociale da € 12.911.558,00 a € 23.920.556,00. Grazie a tale aumento e poiché la Provincia di Catanzaro non ha firmato di comprare nuove azioni, la partecipazione della Provinciale di Catanzaro a questa società è scesa al 6,218% del capitale sociale.
Dopo le scelte dei Soci durante la assemblea straordinaria del 2 luglio 2021, la "S.A.CAL S.p.A." ha deciso di aumentare il proprio capitale da € 12.911.558,00 ad € 23.920.556,00. Grazie a questo aumento e senza la vendita di nuove azioni, la Provincia di Catanzaro possiede il 6,218% del capitale sociale.
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L'aeroporto di Lamezia Terme è considerato lo scalo più importante della Regione Calabria e rientra tra gli scali più strategici del Mediterraneo, dato confermato dal volume dei passeggeri che registra valori apprezzabili e sempre in continuo miglioramento. In data 27 agosto 2015 l'aeroporto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 698 del codice della navigazione, è stato incluso, con deliberazione del consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in uno schema di Decreto del Presidente della Repubblica che ha individuato i 38 aeroporti di interesse nazionale, scelti sulla base di criteri riconducibili al ruolo strategico, all'ubicazione territoriale, alle dimensioni e alla tipologia di traffico, ed i 12 aeroporti di particolare rilevanza strategica.
L'aeroporto di Lamezia Terme è lo scalo più importante della Regione Calabria e rientra tra gli scali più strategici del Mediterraneo. Infatti il numero di passeggeri è notevole e aumenta. Il 27 agosto 2015 l'aeroporto è stato incluso in uno schema di una legge italiana (in base all'art. 698 del codice della navigazione, con un Decreto del Presidente della Repubblica basato su una delibera del consiglio dei Ministri e sulla proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) che ha stabilito quali sono i 38 aeroporti di interesse nazionale, che sono stati scelti sulla base di fattori come ruolo strategico, posizione nel territorio, dimensioni e tipo di traffico, e quali sono i 12 aeroporti di particolare rilevanza strategica.
L'aeroporto di Lamezia Terme è l'aeroporto più importante della Regione Calabria. è tra gli aeroporti più importanti del Mediterraneo. Il numero dei passeggeri lo dimostra. In data 27 agosto 2015, come vuole l'art. 698 del codice della navigazione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inserito l'aeroporto in uno schema di Decreto del Presidente della Repubblica. La presidenza ha individuato i 38 aeroporti di interesse nazionale, scelti sulla base al ruolo strategico, al luogo in cui si trovano, alle dimensioni, alla tipologia di traffico.
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La partecipazione in "S.A.CAL. S.p.A" non si pone in contrasto con le previsioni di cui all'art. 4, comma 2, del d. lgs. n. 175/2016, considerato che l'attività svolta dalla società si sostanzia nella produzione di un servizio di interesse generale. Va altresì precisato che le società aeroportuali perseguono finalità istituzionali legate alla mobilità ed al collegamento dei territori a fini di pubblica utilità (cfr circolare ANCI 3 novembre 2010). La partecipazione in "S.A.CAL. S.p.A." risulta altresì legittimata dal fatto che attraverso l'attività della partecipata, l'Ente persegue le proprie finalità istituzionali che, nella fattispecie, consistono nella promozione e nella tutela dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico della propria comunità (ex art. 2 dello Statuto Provinciale) in ossequio, pertanto alle previsioni di cui al comma 1 del medesimo art.
Il fatto che la Provincia di Catanzaro partecipa con azioni alla società "S.A.CAL. S.p.A" non va contro le previsioni di cui si parla nell'art. 4, comma 2, del D. Lgs. n. 175/2016. Infatti l'attività svolta dalla società consiste nel produrre un servizio di interesse generale. Le società degli aeroporti perseguono obiettivi istituzionali legati a far muovere le persone e collegare i territori e questo a vantaggio della utilità pubblica (vedi la circolare ANCI del 3 novembre 2010). Il fatto che la Provincia di Catanzaro partecipa con azioni alla società "S.A.CAL. S.p.A" è giusta anche perché attraverso questa partecipazione la Provincia persegue le proprie finalità istituzionali: promuovere e tutelare lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità (ex art. 2 dello Statuto Provinciale) obbedendo dunque alle previsioni scritte nel comma 1 del medesimo art. 4, del D. Lgs. n. 175/2016.
La partecipazione in "S.A.CAL. S.p.A" non contrasta le indicazioni dell'art. 4, comma 2, del d. lgs. n. 175/2016. Infatti la società offre un servizio di interesse generale. Le società aeroportuali hanno fini istituzionali, perché garantiscono la mobilità ed il collegamento dei territori nell'interesse di tutti. Se l'Ente ha una quota della società, rispetta i fini istituzionali. Questi fini sono la promozione e la tutela dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico della propria comunità.
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La detenzione della partecipazione non contrasta nemmeno con le previsioni di cui all'art. 5, comma 1, del medesimo decreto in quanto il mercato locale, anche nel caso di specie, fa constatare l'esclusività della Società rispetto a potenziali concorrenti, data l'assenza di altre compagini similari e partecipate che svolgono le medesime funzioni in ambito comunale, comprensoriale e sovra comunali ovvero in ambiti territoriali ottimali.
Il fatto che la Provincia possiede azioni non va contro le previsioni dell'art. 5, comma 1, del D. LGS. n. 175/2016 in quanto la Società ha esclusività rispetto al mercato locale e a possibili concorrenti. Non esistono altre compagini simili con azioni pubbliche che realizzano le stesse funzioni nel Comune, nel territorio vicino e esterno o altrove.
Il possesso di una parte della societò non è contrasta con l'art. 5, comma 1, del medesimo decreto. La Società, infatti, non ha in zona altri potenziali concorrenti. Non ci sono altre società similari con le medesime funzioni nel comune, nel comprensorio e in territori vicini.
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Per concludere, si osserva che la partecipazione non integra la fattispecie prevista dall'articolo 20, comma 2, del decreto in quanto: - come già precisato, la partecipazione societaria rientra nelle categorie di cui all'art. 4; - la società non è priva di dipendenti ed il numero di amministratori è nettamente inferiore a quello dei dipendenti; - la società non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali; - la società, nel triennio precedente, ha conseguito un fatturato medio superiore a un milione di euro; - la società è stata costituita per la gestione di un servizio d'interesse generale per cui non rileva il risultato in alcuni dei cinque esercizi precedenti (e comunque la società ha realizzato un risultato positivo nell'anno 2017 pari ad € 48.824,00, nell'anno 2018 pari ad €. 777.674, nell'anno 2019 pari ad €. 1.027.809); - la gestione di un servizio di interesse generale, non diversamente erogabile, pone in secondo piano la necessità di contenimento dei costi di funzionamento; - non si ravvisa, nel caso di specie, la necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4. "S.A.CAL. S.p.A." detiene a sua volta partecipazioni, che pertanto si sostanziano in partecipazioni indirette dell'Ente, nelle seguenti società
Per concludere, si osserva che la partecipazione a società con azioni non soddisfa quanto stabilito dall'articolo 20, comma 2, del D. Lgs. n. 175/2016 in quanto: - come già chiarito, la partecipazione a una società rientra nelle categorie descritte all'art. 4; - la società ha dipendenti e il numero di amministratori è molto inferiore a quello dei dipendenti; - la società non svolge attività analoghe o simili a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali; - la società nei tre anni precedenti ha guadagnato in media più di un milione di euro; - la società è stata costituita per gestire un servizio d'interesse generale per cui non è importante che in alcuni dei cinque anni precedenti i risultati non siano stati sempre positivi (e comunque la società ha realizzato un risultato positivo nell'anno 2017 pari ad € 48.824,00, nell'anno 2018 pari ad €. 777.674, nell'anno 2019 pari ad €. 1.027.809); - la gestione di un servizio di interesse generale che non può essere offerto da altri mette in secondo piano la necessità di contenere i costi di funzionamento; - non si vede la necessità di aggregare società che si occupano di attività descritte nell'articolo 4. "S.A.CAL. S.p.A." ha a sua volta partecipazioni, che quindi sono partecipazioni indirette della Provincia, in queste società
Per concludere, il possesso di parte della società non rientra nell'articolo 20, comma 2, del decreto perché: - il possesso della società fa parte delle categorie dell'art. 4; - la società ha dipendenti ed il numero di amministratori è nettamente inferiore a quello dei dipendenti; - la società non svolge attivitàsimili a quelle di altre società partecipate o da enti pubblici; - la società, nel triennio precedente, ha un fatturato medio superiore a un milione di euro; - la società gestisce un servizio d'interesse generale; - la società gestisce un servizio di interesse generale, che non è offerto da altri. Questo pone in secondo piano i costi di funzionamento; - la società non deve essere accorpata come nel caso delle società indicate dall'articolo 4. "S.A.CAL. S.p.A." possiede direttamente altre società
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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La società è stata costituita con atto del 31 maggio 2016 ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 1° luglio 2016 (codice fiscale e numero di iscrizione 03507930794). Ha per oggetto l'esercizio di tutte le attività connesse e/o complementari al traffico aereo nonché la gestione dei servizi aeroportuali e di tutti i servizi a questi connessi. La società ha un sistema di amministrazione di tipo tradizionale con un amministratore unico. Ha un capitale sociale di € 1.000.000,00, interamente versato, costituito da n. 2.000 azioni del valore di € 500,00. Il capitale sociale è interamente detenuto da "S.A.CAL. S.p.A.";
La società è stata costituita il 31 maggio 2016 ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 1° luglio 2016 (codice fiscale e numero di iscrizione 03507930794). Ha per oggetto l'esercizio di tutte le attività connesse e/o che completano il traffico aereo e anche la gestione dei servizi aeroportuali e di tutti i servizi a questi connessi. La società ha un sistema di amministrazione di tipo tradizionale con un amministratore unico. Ha un capitale sociale di € 1.000.000,00 fatto da n. 2.000 azioni del valore di € 500,00. Il capitale sociale è tutto di proprietà di "S.A.CAL. S.p.A.";
La società è nata il 31 maggio 2016 ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 1° luglio 2016 (codice fiscale e numero di iscrizione 03507930794). La società svolge tutte le attività connesse al traffico aereo, e la gestione dei servizi aeroportuali. La società ha una amministrazione tradizionale con un amministratore unico. Ha un capitale sociale di € 1.000.000,00, interamente versato, costituito da n. 2.000 azioni del valore di € 500,00. Il capitale sociale è interamente detenuto da "S.A.CAL. S.p.A.";
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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"Lameziaeuropa S.p.A.", società partecipata dalla Provincia di Catanzaro, nella quale "S.A.CAL. S.p.A." detiene una partecipazione dello 0,49% (n. 3.400 azioni del valore nominale di € 500,00).
"Lameziaeuropa S.p.A." è una società a cui partecipa la Provincia di Catanzaro. In questa società "S.A.CAL. S.p.A." possiede lo 0,49% delle azioni (n. 3.400 azioni del valore nominale di € 500,00).
"Lameziaeuropa S.p.A.", società partecipata dalla Provincia di Catanzaro, nella quale "S.A.CAL. S.p.A." ha il 0,49% della società (n. 3.400 azioni del valore nominale di € 500,00).
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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Ai fini della predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione di cui all'art. 20 TUSP non rilevano le partecipazioni detenute indirettamente per il tramite di "S.A.CAL. S.p.A." in quanto:
Per preparare il piano di riorganizzazione e razionalizzare (come dice l'art. 20 del TUSP) non si tiene conto delle azioni possedute in modo indiretto grazie a "S.A.CAL. S.p.A." in quanto:
Per la sistemazione indicata all'art. 20 TUSP non sono importanti le azioni possedute da "S.A.CAL. S.p.A." in quanto:
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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l'art. 2, comma 1, lett. g) del TUSP definisce la "partecipazione indiretta" come "la partecipazione in una società detenuta da un'amministrazione pubblica per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione pubblica";
l'art. 2, comma 1, lett. g) del TUSP definisce la "partecipazione indiretta" come "la partecipazione in una società detenuta da un'amministrazione pubblica per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione pubblica";
per l'art. 2, comma 1, lett. g) del TUSP la "partecipazione indiretta avviene quando un'amministrazione pubblica possiede una società attraverso altre società";
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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lo stesso art. 2, al comma 1, lett. b), definisce "controllo" "la situazione descritta nell'articolo 2359 del codice civile. Il controllo può consistere anche quando, in applicazione di norme di legge o statutarie o di patti parasociali, per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all'attività sociale è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo";
lo stesso art. 2, al comma 1, lett. b), definisce "controllo" "la situazione descritta nell'articolo 2359 del codice civile. Il controllo può consistere anche quando (in base a leggi, norme, statuti o patti parasociali) per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all'attività sociale è richiesto accordo di tutte le parti che condividono il controllo";
lo stesso art. 2, al comma 1, lett. b), definisce "controllo" "la situazione descritta nell'articolo 2359 del codice civile. Il controllo può avvenire anche quando le scelte sul funzionamento della società derivano dal consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo";
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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l'art. 2359 c.c., rubricato "Società controllate e società collegate", prevede che sono considerate società controllate: - le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria; - le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un 'influenza dominante nell'assemblea; - le società che sono sotto influenza dominante di un'altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa"
l'art. 2359 c.c., intitolato "Società controllate e società collegate", prevede che sono considerate società controllate: - le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti che si esercitano nell'assemblea ordinaria; - le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un 'influenza dominante nell'assemblea; - le società che sono sotto influenza dominante di un'altra società per particolari vincoli contrattuali con essa"
l'art. 2359 c.c., chiamato "Società controllate e società collegate", prevede che le società controllate sono: - le società possedduta da un'altra società. Quest'ultima ha la maggioranza dei voti in una assemblea; - le società in cui un'altra società ha voti sufficienti per prendere decisioni nell'assemblea; - le società governata da un'altra società per accordi contrattuali"
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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Per quanto sopra esposto, la società "Società "S.A.CAL. S.p.A." non può considerarsi "società o altro organismo soggetto a controllo da parte di questa amministrazione pubblica". Pertanto, le partecipazioni indirette di questo Ente detenute per il tramite di "S.A.CAL. S.p.A." – che tra l'altro non sono state inserite nel provvedimento di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute alla data del 23 settembre 2016 (deliberazione del Consiglio Provinciale n. 68 del 29 settembre 2017) – non rilevano ai fini della predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione delle partecipazioni detenute, di cui all'art. 20 TUSP.
Per quanto sopra scritto, la società "S.A.CAL. S.p.A." non può considerarsi "società o altro organismo soggetto a controllo da parte di questa amministrazione pubblica". Pertanto, le partecipazioni indirette della Provincia possedute per mezzo di "S.A.CAL. S.p.A." – che tra l'altro non sono state inserite nell'atto in cui si faceva una modifica straordinaria delle partecipazioni detenute al 23 settembre 2016 (deliberazione del Consiglio Provinciale n. 68 del 29 settembre 2017) – non sono significative per il piano di riorganizzazione e unione o eliminazione prevista dall'art. 20 TUSP, anche se si decida di liquidare o cedere le azioni possedute.
La società "Società "S.A.CAL. S.p.A." non quindi può avere come controllore questa amministrazione pubblica". Anche se la provincia tramite "S.A.CAL. S.p.A." possiede delle parti della società, queste parti non sono importanti per la razionalizzazione dell'azienda. La partecipazione all'azienda non rientra nelle eventualità indicate all'art. 20 TUSP.
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Riguardo a tale partecipata l'ente aveva deciso la dismissione nell'ambito delle operazioni funzionali al risanamento finanziario di cui al piano di riequilibrio finanziario pluriennale, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 18 del 23.02.2022. In tale contesto si era ipotizzato un valore di cessione di euro 1.407.409,00, pari al prodotto del numero delle azioni possedute (n. 2.877), valutate al valore nominale di euro 517,00. Tuttavia, nel frattempo, in occasione di recesso da parte di due soci, manifestato nel mese di aprile 2022, l'amministratore Unico della SACAL SPA, sentito il parere del collegio sindacale e del soggetto
Riguardo a tale Società la Provincia deciso di eliminarla, per via della decisione di risanare le finanze, come scritto nel piano di riequilibrio finanziario su più anni approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 18 del 23.02.2022. In tale contesto si era pensato di vendere euro 1.407.409,00 che sono uguali al prodotto del numero delle azioni possedute (n. 2.877), valutate a euro 517,00 l'una. Tuttavia, nel frattempo, poichè due soci sono venuti meno nel mese di aprile 2022, l'amministratore Unico della SACAL SPA, ha sentito il parere del collegio sindacale e del soggetto
L'ente aveva deciso di vendere la società per sistemare i propri conti. Questa decisione rientrava nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 18 del 23.02.2022. Si pensava di ricavare dalla vendita euro 1.407.409,00. L'importo corrisponde al numero delle azioni possedute (n. 2.877), e ogni azione vale euro 517,00. Tuttavia, nel frattempo, nel mese di aprile 2022, uno dei due soci, l'amministratore Unico della SACAL SPA, si è consultato con il collegio sindacale e ha cambiato opinione.
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incaricato della revisione legale dei conti, ha determinato il valore di liquidazione delle azioni in euro 354,92. Alla luce di questa valutazione, al momento, si ritiene economicamente non conveniente procedere alla cessione della partecipazione.
che è incaricato di rivedere legalmente i conti, e ha determinato che le azoni da liquidare valgono euro 354,92. Alla luce di questa valutazione, al momento, si ritiene economicamente non conveniente procedere a eliminare la partecipazione della Provincia.
ha stabilito che ogni azione vale euro 354,92. Quindi, al momento, non conviene vendere la società.
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Riguardo alla "A.e.e.c. Energy della Provincia di Catanzaro S.C.A.R.L" per la quale la decisione di sottoporla a liquidazione fu intrapresa dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 68 del 29/09/2017, si rappresenta che le operazioni non sono state ancora concluse. Si auspica che la procedura di liquidazione possa essere definita entro il 31/12/2023.
La Provincia non ha ancora concluso la eliminazione (liquidazione) della società "A.e.e.c. Energy della Provincia di Catanzaro S.C.A.R.L" per la quale il Consiglio Provinciale aveva deliberato nell'atto n. 68 del 29/09/2017. La Provincia si augura di liquidare questa società entro il 31/12/2023.
Il Consiglio Provinciale ha deciso di chiudere la "A.e.e.c. Energy della Provincia di Catanzaro S.C.A.R.L", ma non ha ancora concluso l'operazione. Si spera che si possa concludere la chiusura entro il 31/12/2023.
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SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)".
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Le attività per la partecipazione nella società "Catanzaro 2000 – S.C.P.A. in liquidazione", posta in liquidazione dal 4 agosto 2010, non sono ancora completate. Tuttavia la società è stata cancellata dal Registro delle imprese il 21/12/2018. Si auspica, comunque, che la procedura di liquidazione possa essere conclusa entro il 31/12/2023.
La Provincia non ha ancora completato di eliminare la partecipazione alla società "Catanzaro 2000 – S.C.P.A. che era stata messa in liquidazione il 4 agosto 2010. Tuttavia la società è stata cancellata dal Registro delle imprese il 21/12/2018. La Provincia spera che la eliminazione (liquidazione) fi concluda entro il 31/12/2023.
La chiusura della società "Catanzaro 2000 – S.C.P.A. in liquidazione", che si è deciso di chiudere il 4 agosto 2010, non è ancora completata. Tuttavia la società è stata cancellata dal Registro delle imprese il 21/12/2018. Si spera, comunque, che la chiusura possa essere conclusa entro il 31/12/2023.
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RAGIONI E FINALITÀ DELLA CARTA DEI SERVIZI
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In ottemperanza alle normative vigenti per tutte le aziende che operano nel settore dei trasporti pubblici (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 1998), la Carta della Mobilità di TROTTA offre all'utenza l'opportunità di conoscere l'attività dell'Azienda nei suoi diversi aspetti ed i principi a cui essa si ispira, mettendo a disposizione tutte le informazioni utili per la fruizione del servizio offerto.
La Carta della Mobilità di TROTTA obbedisce alle leggi italiane per le aziende che si occupano dei trasporti pubblici (cioè il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 1998), e fa conoscere ai cittadini l'attività dell'Azienda nei suoi diversi aspetti e i principi di cui tiene conto: la Carta contiene tutte le informazioni utili per utilizzare il nostro servizio.
In accordo con le norme che governano il trasporto pubblico (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 1998), la Carta della Mobilità di TROTTA fa conoscere all'utenza l'attività dell'Azienda. La Carta della Mobilità si modella sulla base di diversi aspetti ed i principi e mette a disposizione tutte le informazioni utili per la fruizione del servizio offerto.
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RAGIONI E FINALITÀ DELLA CARTA DEI SERVIZI
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L'intento dell'Azienda è quello di avviare per mezzo dalla Carta della Mobilità un confronto ed una comunicazione permanente con i suoi Clienti, anche mediante lo strumento del sondaggio di opinione, già proficuamente applicato una prima volta e sintetizzato in questo documento: TROTTA può così dare voce ai suoi Clienti, permettendo loro di far conoscere le proprie esigenze e di vederle contemplate, nei limiti del possibile, nei piani di miglioramento del servizio.
L'Azienda vuole usare la Carta della Mobilità per confrontarsi e parlare con i Clienti. Utilizzerà anche i questionari per capire cosa vogliono i Clienti. Un questionario è stato già usato per conoscere le idee dei clienti e quello che è emerso è già stato introdotto in questo documento: TROTTA dà voce ai suoi Clienti, in questo modo l'Azienda conosce i bisogni dei clienti e ne tiene conto il più possibile nel migliorare il servizio.
Azienda mira a avviare per mezzo dalla Carta della Mobilità un confronto e comunicare permanente con i suoi Clienti. Sfrutta anche il sondaggio di opinione, già proficuamente applicato una prima volta e sintetizzato in questo documento. TROTTA può così dare voce ai suoi Clienti e permette loro di far conoscere le proprie esigenze. Permette ai clienti anche di vederle contemplate, nei limiti del possibile, nei piani di miglioramento del servizio.
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RAGIONI E FINALITÀ DELLA CARTA DEI SERVIZI
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La Carta di TROTTA vuole quindi essere uno strumento immediato e concreto nei suoi contenuti, concentrandosi fondamentalmente sui fattori che costituiscono la qualità del servizio e i corrispondenti standard di qualità, espressi in forma non generica, bensì con precisi dati numerici che possano essere valutati e verificati dall'utenza. Solo così l'Azienda può perseguire lo scopo più generale di una crescita autentica e di una integrazione costantemente aggiornata nel territorio in cui opera.
La Carta dei servizi di TROTTA offre contenuti concreti, elementi che esprimono la qualità del servizio offerto ai cittadini. Gli elementi che rappresentano la qualità del servizio sono scritti in forma di numeri così i cittadini possono giudicare se sono veri. In questo modo l'Azienda cerca di crescere e di essere a disposizione della regione in cui lavora.
La Carta di TROTTA vuole quindi essere uno strumento immediato e concreto. Si concentra fondamentalmente sui fattori che costituiscono la qualità del servizio e i corrispondenti standard di qualità. Questi sono espressi con precisi dati numerici che possano essere valutati e verificati dall'utenza. Solo così l'Azienda può realizzare una crescita autentica e una integrazione costantemente aggiornata nel territorio in cui opera.
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DIRITTI GARANTITI AL CLIENTE
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La Ditta TROTTA si impegna ad operare nel rispetto di fondamentali principi e garanzie per il Cliente, ovvero:
La Ditta TROTTA si impegna a rispettare il Cliente, e osserva i principi che sono elencati qui sotto:
La Ditta TROTTA si impegna ad operare nel rispetto di fondamentali principi e garanzie per il Cliente, ovvero:
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DIRITTI GARANTITI AL CLIENTE
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La Ditta TROTTA si impegna ad improntare l'erogazione del pubblico servizio di trasporto al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti-clienti inteso come divieto di ogni ingiustificata discriminazione per motivi di razza, sesso, lingua, religione ed opinioni politiche.
La Ditta TROTTA offre il trasporto a tutti i cittadini-clienti senza fare differenze per motivi di razza, sesso, lingua, religione ed opinioni politiche.
La Ditta TROTTA erogherà il pubblico servizio di trasporto in accordo al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti-clienti. Eviterà quindi ogni ingiustificata discriminazione per motivi di razza, sesso, lingua, religione ed opinioni politiche.
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DIRITTI GARANTITI AL CLIENTE
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Si impegna altresì a garantire: - accessibilità al servizio e alle strutture senza distinzione di sesso, etnia, lingua, religione, opinione politica, censo, condizioni psicofisiche o sociali - impegno a migliorare l'accessibilità al servizio per persone in difficoltà, anziani, disabili - adozione di misure adeguate per favorire una parità di condizioni del servizio prestato, tra le differenti aree geografiche e tra le diverse fasce di utenz
L'Azienda TROTTA vuole inoltre offrire: - a tutti i cittadini di usare i trasporti senza differenze di sesso, etnia, lingua, religione, opinione politica, stipendio, condizioni psicofisiche o sociali - e in particolare vuole aiutare anziani e disabili a usare i trasporti con facilità; - infine ai cittadini che abitano in parti del territorio diverse o a cittadini con esigenze diverse vuole offrire le stesse possibilità di uso dei trasporti.
Si impegna inoltre a garantire: - accessibilità al servizio e alle strutture senza distinzione di sesso, etnia, lingua, religione, opinione politica, censo, condizioni psicofisiche o sociali - impegno a migliorare l'accessibilità al servizio per persone in difficoltà, anziani, disabili - parità di condizioni del servizio prestato, tra le differenti aree geografiche e tra le diverse fasce di utenz
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DIRITTI GARANTITI AL CLIENTE
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La Ditta TROTTA si impegna ad erogare il servizio in modo da garantire: - il controllo costante delle condizioni di sicurezza per il viaggiatore - il rispetto degli standard di qualità dichiarati - l'adozione di misure atte a ridurre l'impatto ambientale, in particolare quello generato dai propri mezzi di trasporto - l'adozione di piani aziendali volti al continuo miglioramento nell'erogazione del servizi
La Ditta TROTTA offre i trasporti assicurando: - di controllare sempre la sicurezza del viaggiatore - di rispettare gli elementi di qualità promessi - di diminuire i danni all'ambiente in particolare quelli che vengono dagli scarichi dei bus e degli altri mezzi di trasporto - di adottare piani per migliorare i nostri servizi
La Ditta TROTTA si impegna ad erogare il servizio in modo da garantire: - il controllo costante delle condizioni di sicurezza per il viaggiatore - il rispetto degli standard di qualità dichiarati - la riduzione dell'impatto ambientale, soprattutto quello generato dai propri mezzi di trasporto - il continuo miglioramento nell'erogazione del servizi
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DIRITTI GARANTITI AL CLIENTE
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La Ditta TROTTA, nella normalità delle condizioni oggettive esistenti sul territorio, si impegna ad assicurare: - la regolarità ed il rispetto dell'orario pubblicato e diffuso - la tempestiva informazione per ogni necessaria variazione di orari o percorsi, al fine di arrecare minor disagio possibile all'utente - l'attivazione di servizi sostitutivi ove occorrano - l'erogazione del servizio minimo in caso di sciopero
La Ditta TROTTA si impegna a assicurare: - di rispettare gli orari dei trasporti che sono annunciati ai cittadini - di informare rapidamente i cittadini se ci sono cambiamenti di orari o dei percorsi dei bus - di usare trasporti che sostituiscono i trasporti normali in caso di necessità - di far partire almeno alcuni bus in caso di sciopero
La Ditta TROTTA, quando il territorio è in condizione normale, si impegna ad assicurare: - la regolarità ed il rispetto dell'orario pubblicato e diffuso - la tempestiva informazione per ogni necessaria variazione di orari o percorsi, per diminuire il disagio dell'utente - l'attivazione di servizi sostitutivi se sono necessari - l'erogazione del servizio minimo in caso di sciopero
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DIRITTI GARANTITI AL CLIENTE
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La Ditta TROTTA si impegna a garantire e favorire la partecipazione dei cittadini al fine di tutelare il loro diritto alla adeguata fruizione del servizio. A tal fine: - adotta iniziative volte a favorire la partecipazione degli utenti anche attraverso organi di rappresentanza organizzata, come le Associazioni dei Consumatori, le quali fungono come mezzo di comunicazione tra azienda e Clienti, per fornire informazioni, ricevere suggerimenti o reclami, al fine di tutelare il diritto alla corretta erogazione del servizio - rileva periodicamente il livello della qualità del servizio percepita dall'utenza
La Ditta TROTTA assicura che i cittadini partecipino alla vita dell'azienda in modo da aiutarli a utilizzare meglio i servizi da essa offerti. In particolare: - propone di accettare rappresentanti da associazioni organizzate, come le Associazioni dei Consumatori, che collegano e fanno comunicare azienda e Clienti, per informazioni, suggerimenti o lamentele, in modo da assicurare ai cittadini un servizio adeguato - distribuisce questionari per capire che cosa gli utenti pensano del servizio offerto dall'azienda
La Ditta TROTTA garantisce e favorisce la partecipazione dei cittadini per tutelare il loro diritto alla adeguata fruizione del servizio. A questo scopo: - favorisce la partecipazione degli utenti anche attraverso organi di rappresentanza organizzata, come le Associazioni dei Consumatori. Queste associazioni sono un mezzo di comunicazione tra azienda e Clienti, per fornire informazioni, ricevere suggerimenti o reclami. Tutelano infatti il diritto alla corretta erogazione del servizio - rileva periodicamente il livello della qualità del servizio percepita dall'utenza
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STRUTTURE
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La sede della ditta TROTTA per il trasporto urbano è sita in Benevento, in via Santa Colomba n° 139/141.
La ditta TROTTA per il trasporto urbano si trova a Benevento, in via Santa Colomba n° 139/141.
La sede della ditta TROTTA per il trasporto urbano è sita in Benevento, in via Santa Colomba n° 139/141.
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STRUTTURE
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Il numero verde è attivo dalle 8:00 alle 14:00 per fornire informazioni e dalle 8:00 alle 19:00 per ricevere reclami e/o segnalazioni.
Chiama il numero verde dalle 8:00 alle 14:00 se ti servono informazioni e dalle 8:00 alle 19:00 se vuoi segnalare problemi o cose che non funzionano.
Il numero verde è attivo dalle 8:00 alle 14:00 per fornire informazioni e dalle 8:00 alle 19:00 per ricevere reclami e/o segnalazioni.
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COPERTURA TERRITORIALE DEL SERVIZIO
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L'obiettivo della ditta TROTTA è quello di fornire un servizio di trasporto pubblico locale urbano e di creare un sistema integrato della mobilità in cui tutti gli operatori che gravitano nell'area della mobilità (parcheggi, ferrovie, taxi, altre aziende di trasporto) collaborino ad un programma coordinato e ad un utilizzo razionale delle risorse disponibili per allinearlo alle esigenze dei cittadini.
L'obiettivo della ditta TROTTA è fornire un servizio di trasporto pubblico in città e di creare una rete con tutte le altre persone o aziende che si occupano dei trasporti e della circolazione (parcheggi, ferrovie, taxi, altre aziende di trasporto) per collaborare e far usare in modo ragionevole le risorse disponibili in aiuto dei cittadini.
La ditta TROTTA intende fornire un servizio di trasporto pubblico locale urbano e creare un sistema integrato della mobilità. In questo sistema tutti gli operatori della mobilità (parcheggi, ferrovie, taxi, altre aziende di trasporto) devono collaborare ad un programma coordinato e ad un utilizzo razionale delle risorse disponibili per allinearlo alle esigenze dei cittadini.
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COPERTURA TERRITORIALE DEL SERVIZIO
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A tal proposito le linee sono state articolate in maniera da permettere un collegamento diretto o tramite coincidenze in tutti i punti del territorio servito. Inoltre è a disposizione dell'utente una dettagliata MAPPA DEI TRASPORTI (consultabile sul sito web) con la configurazione di tutte le linee.
Le linee dei bus permettono un collegamento diretto (o usando più autobus in coincidenza) per tutti i punti del territorio di Benevento. Inoltre i cittadini trovano la mappa MAPPA DEI TRASPORTI sul nostro sito web con tutte le linee dei bus.
A questo proposito le linee sono state organizzate per permettere un collegamento diretto o tramite coincidenze in tutti i punti del territorio servito. Inoltre l'utente può consultare una dettagliata MAPPA DEI TRASPORTI (consultabile sul sito web) con la configurazione di tutte le linee.
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COPERTURA TERRITORIALE DEL SERVIZIO
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Il servizio è disponibile tutti i giorni dell'anno, escluse le festività di Natale e Pasqua, durante le quali il servizio viene erogato in forma ridotta.
Gli autobus camminano tutto l'anno in modo regolare e completo: solo nelle feste di Natale e Pasqua ci saranno meno corse.
Il servizio è disponibile tutti i giorni dell'anno, escluse le festività di Natale e Pasqua. Durante le feste il servizio viene erogato in forma ridotta.
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COPERTURA TERRITORIALE DEL SERVIZIO
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Nelle giornate di sciopero, il servizio viene assicurato in conformità alla legge 12 giugno 1990, n.146, con una copertura oraria dalle 6:30 alle 9:30 e dalle 11:45 alle 14:45.
Nelle giornate di sciopero i bus camminano dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 11.45 alle 14.45: cioè l'Azienda assicura i bus come stabilisce la legge italiana del 12 giugno 1990, n.146.
Nelle giornate di sciopero, il servizio viene assicurato come vuole la legge 12 giugno 1990, n.146, con una copertura oraria dalle 6:30 alle 9:30 e dalle 11:45 alle 14:45.
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ORARI ED INFORMAZIONI
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La Ditta TROTTA diffonde informazioni sui linee, percorsi ed orari attraverso i seguenti canali: - Uffici aziendali - Sito web - Opuscolo informativo - Espositori palin
Trovi le informazioni su linee, percorsi e orari della Ditta TROTTA in questo modo: - presso i nostri Uffici - sul Sito web - in un Libretto informativo - Sui tabelloni palin
La Ditta TROTTA diffonde informazioni sui linee, percorsi ed orari attraverso i seguenti canali: - Uffici aziendali - Sito web - Opuscolo informativo - Espositori palin
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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La Ditta TROTTA aderisce al Consorzio UNICOCAMPANIA che gestisce l'integrazione tariffaria in Campania.
La Ditta TROTTA fa parte del Consorzio UNICOCAMPANIA che raccoglie tutti i trasporti e i prezzi dei biglietti in Campania.
La Ditta TROTTA aderisce al Consorzio UNICOCAMPANIA che gestisce l'integrazione tariffaria in Campania.
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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Il titolo di viaggio per spostarsi nell'area urbana e suburbana di Benevento è denominato UNICOBENEVENTO.
Il biglietto che devi acquistare quando ti muovi in città e vicino alla città di Benevento si chiama UNICOBENEVENTO.
Il titolo di viaggio per spostarsi nell'area urbana e suburbana di Benevento è denominato UNICOBENEVENTO.
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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All'area suburbana appartengono i seguenti Comuni confinanti con il territorio comunale di Benevento:
I paesi vicini a Benevento nei quali puoi usare il biglietto UNICOBENEVENTO sono questi:
All'area suburbana appartengono i seguenti Comuni confinanti con il territorio comunale di Benevento:
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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I passeggeri devono salire a bordo già in possesso di regolare titolo di viaggio acquistato a terra; è possibile acquistare il biglietto orario a bordo, solo in caso di chiusura o non reperibilità dei punti vendita, pagando un sovrapprezzo di € 0,50 alla tariffa ordinaria.
Prima di prendere l'autobus compra il biglietto. Se i negozi che vendono i biglietti sono chiusi, allora puoi comprare il biglietto orario sul bus ma paghi € 0,50 in più rispetto alla tariffa ordinaria.
I passeggeri devono salire a bordo già in possesso di regolare biglietto acquistato a terra. è possibile acquistare il biglietto orario a bordo, solo quando i punti vendita sono chiusi o lontani. In questo caso il biglietto aumenta di € 0,50 rispetto alla tariffa ordinaria.
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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Per le categorie protette la ditta TROTTA garantisce un servizio di trasporto pubblico gratuito oppure con agevolazioni di prezzo in funzione della fascia di reddito. Per avere le informazioni necessari all'accesso a tali agevolazioni è necessario rivolgersi presso gli Uffici Commerciali della sede sito in via Santa Colomba, 139/141 - Benevento oppure consultando il sito web www.unicocampania.it.
La ditta TROTTA offre a persone con difficoltà o un servizio di trasporto pubblico gratuito oppure prezzi più bassi in base al quanto le persone guadagnano. Per avere le informazioni e sapere come chiedere questi aiuti, devi andare negli Uffici Commerciali della Ditta TROTTA in via Santa Colomba, 139/141 a Benevento oppure puoi trovare le informazioni sul sito web www.unicocampania.it.
Per le categorie protette la ditta TROTTA garantisce un servizio di trasporto pubblico gratuito oppure con prezzi scontati in base alla fascia di reddito. Per avere le informazioni necessari all'accesso a queste agevolazioni è necessario rivolgersi presso gli Uffici Commerciali della sede posti in via Santa Colomba, 139/141 - Benevento oppure consultando il sito web www.unicocampania.it.
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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Anche per gli studenti la ditta TROTTA garantisce un servizio di trasporto pubblico con agevolazioni di prezzo in funzione della fascia di reddito. Per avere le informazioni necessarie all'accesso a tali agevolazioni è necessario rivolgersi presso gli Uffici Commerciali della sede sito in via Santa Colomba, 139/141 - Benevento oppure consultando il sito web www.unicocampania.it.
Anche per gli studenti la ditta TROTTA offre un servizio di trasporto pubblico con prezzi più bassi in base alle fasce di reddito. Trovi le informazioni su come ricevere questi prezzi più bassi negli Uffici Commerciali della ditta a via Santa Colomba, 139/141 a Benevento oppure sul sito web www.unicocampania.it.
Anche per gli studenti la ditta TROTTA garantisce un servizio di trasporto pubblico con agevolazioni di prezzo in base alla fascia di reddito. Per avere le informazioni necessarie all'accesso a queste agevolazioni è necessario rivolgersi presso gli Uffici Commerciali della sede posizionati in via Santa Colomba, 139/141 - Benevento oppure consultando il sito web www.unicocampania.it.
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IL SISTEMA TARIFFARIO
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Per le informazioni sulla integrazione tariffaria regionale i Clienti possono rivolgersi al: Consorzio UNICOCAMPANIA- PIAZZA Matteotti, Napoli tel.081/5513109 Sito web: www.unicocampania.it
Per conoscere tutte le informazioni sui prezzi del trasporto locale uniti ai prezzi della regione, i cittadini possono contattare il Consorzio UNICOCAMPANIA- PIAZZA Matteotti, Napoli tel.081/5513109 Sito web: www.unicocampania.it
Per le informazioni sulla integrazione regionale sul costo dei biglietti i Clienti possono rivolgersi al: Consorzio UNICOCAMPANIA- PIAZZA Matteotti, Napoli tel.081/5513109 Sito web: www.unicocampania.it
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REPERIBILITÀ DEI TITOLI DI VIAGGIO E SOSTA
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La vendita dei biglietti e degli abbonamenti per gli autobus urbani nonché quella dei titoli dei parcheggi a raso viene effettuata presso tutti gli esercizi commerciali convenzionati.
I cittadini possono comprare biglietti, abbonamenti per autobus urbani, e biglietti per parcheggi a raso presso un gruppo di negozi che ha un accordo con la nostra ditta.
I biglietti, gli abbonamenti per gli autobus urbani e i biglietti dei parcheggi sono venduti in tutti gli esercizi commerciali convenzionati.
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REPERIBILITÀ DEI TITOLI DI VIAGGIO E SOSTA
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È possibile l'acquisto a bordo di biglietti solo in caso di chiusura o non reperibilità dei punti vendita autorizzati mediante il pagamento di un sovrapprezzo al biglietto ordinario.
I cittadini possono comprare i biglietti sull'autobus solo se i negozi che vendono i biglietti sono chiusi, ma il biglietto costerà un po' di più rispetto a quando si compra nei negozi.
Si può acquistare i biglietti sui mezzi soloquando i punti vendita autorizzati sono chiusi o non reperibili. In questi casi si paga una tariffa più cara del biglietto ordinario.
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REPERIBILITÀ DEI TITOLI DI VIAGGIO E SOSTA
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La vendita dei titoli relativi alla sosta all'autoparcheggio di via del Pomerio viene effettuata presso l'ufficio cassa addetto negli orari dalle 7:00 alle 22:000 con tel. 0824-28420.
I cittadini possono comprare i biglietti per fermare l'auto o la moto nel parcheggio di via del Pomerio alla cassa del parcheggio, dalle 7:00 alle 22:000 (numero di telefono 0824-28420).
La vendita dei biglietti per parcheggiare nell'autoparcheggio di via del Pomerio viene effettuata presso l'ufficio cassa addetto negli orari dalle 7:00 alle 22:000 con tel. 0824-28420.
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Documenti di viaggio
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I passeggeri devono salire a bordo già in possesso di regolare titolo di viaggio acquistato a terra; è possibile acquistare il biglietto a bordo pagando un sovrapprezzo alla tariffa ordinaria.
I cittadini devono comprare il biglietto nei negozi prima di salire sull'autobus: se comprano il biglietto sull'autobus pagano un po' di più del prezzo dello stesso biglietto comprato in negozio.
I passeggeri devono salire a bordo già con il biglietto acquistato a terra; è possibile acquistare il biglietto a bordo pagando un sovrapprezzo alla tariffa ordinaria.
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Documenti di viaggio
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Il documento di viaggio va convalidato immediatamente ed in ogni caso prima di sedersi e prima di raggiungere la fermata successiva.
I cittadini devono passare il biglietto nella macchinetta che lo timbra, prima di prendere posto o comunque prima che il bus arrivi alla fermata successiva.
Il biglietto deve essere convalidato immediatamente ed in ogni caso prima di sedersi e prima di raggiungere la fermata successiva.
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Documenti di viaggio
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Il documento di viaggio deve essere conservato integro e riconoscibile per tutto il tempo della sua validità.
I cittadini devono conservare il biglietto intero e senza sporcarlo per tutto il viaggio.
Il biglietto deve essere conservato integro e riconoscibile per tutto il tempo della sua validità.
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Documenti di viaggio
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In caso di irregolarità del documento di viaggio saranno applicate le sanzioni amministrative previste dalla legge regionale n. 13 del 13/8/98; l'azienda si riserva di denunciare all'autorità giudiziaria le irregolarità che rivestono carattere di frode; tale sanzione risulta pari a 25,00 euro più l'importo del titolo di viaggio.
L'azienda può dare una multa o prendere altre decisioni contro il cittadino se il suo biglietto non è regolare (in base alla legge regionale n. 13 del 13/8/98). L'azienda può denunciare all'autorità giudiziaria biglietti irregolari perché falsi: il cittadino che ha un biglietto non regolare paga 25,00 euro più il prezzo del biglietto.
Se il biglietto è irregolare, saranno applicate le multe previste dalla legge regionale n. 13 del 13/8/98. L'azienda può denunciare all'autorità giudiziaria le irregolarità che possono frode. Questa multa aumenta di 25,00 euro in più rispetto al costo del biglietto.
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Documenti di viaggio
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31
In caso di guasti alle macchinette obliteratrici, i passeggeri devono prontamente segnalarlo al conducente ed annullare il documento di viaggio manualmente trascrivendo giorno, mese anno, ore e minuti del viaggio.
I cittadini che sull'autobus trovano guasta la macchinetta che timbra i biglietti devono: avvisare l'autista e scrivere a penna sul biglietto giorno, mese anno, ore e minuti del viaggio.
Se le macchinette per oblitera i biglietti sono guaste, i passeggeri devono prontamente segnalarlo al conducente e scrivere sul biglietto giorno, mese anno, ore e minuti del viaggio.
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Trasporto bambini
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I bambini di altezza inferiore ad un metro sono trasportati gratuitamente purché non occupino posti a sedere e siano accompagnati da adulti.
I bambini più bassi di un metro viaggiano gratis, ma non devono occupare un sediolino e devono stare con un accompagnatore adulto.
I bambini più bassi di un metro sono trasportati gratuitamente se non occupano posti a sedere e sono accompagnati da adulti.
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Trasporto bagagli
10
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I passeggeri possono trasportare gratuitamente una sola valigia, pacco o collo a mano, purché di dimensioni non superiori, anche in un solo lato, a cm. 50; in tutti gli altri casi il passeggero è tenuto all'acquisto di un biglietto per ogni collo.
I cittadini possono portare gratis sul bus una sola valigia, o un solo pacco, ma questo bagaglio non deve essere troppo grande: neppure un solo lato del bagaglio deve essere più lungo di cm. 50. I cittadini devono comprare un altro biglietto per ogni altra valigia o pacco, o per un bagaglio grosso.
I passeggeri possono trasportare gratuitamente una sola valigia, pacco o collo a mano, se questi non hanno dimensioni superiori, anche in un solo lato, a cm. 50. In tutti gli altri casi il passeggero deve acquisto di un biglietto per ogni collo.
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Trasporto bagagli
10
34
Non sono ammessi al trasporto gli oggetti eccessivamente ingombranti, sudici, nocivi e pericolosi.
I cittadini non possono portare sull'autobus oggetti troppo grandi, sporchi, pericolosi o velenosi.
Non sono ammessi al trasporto gli oggetti eccessivamente ingombranti, sudici, nocivi e pericolosi.
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Trasporto bagagli
10
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I passeggini per bambini sono ammessi in vettura e trasportati gratuitamente purché vengano piegati in modo da ridurre al minimo l'ingombro.
I cittadini possono portare gratis sull'autobus i passeggini per bambini, ma li devono piegare per renderli più piccoli.
I passeggini per bambini sono ammessi in vettura e trasportati gratuitamente solo se piegati in modo da ridurre al minimo l'ingombro.
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Trasporto bagagli
10
36
I bagagli sono trasportati sotto cura e custodia esclusiva del viaggiatore senza alcuna responsabilità dell'azienda.
I cittadini sono responsabili dei bagagli che portano sull'autobus: l'azienda non risponde di nessun problema legato ad essi.
Il viaggiatore è responsabile del trasporto dei bagagli, l'azienda su questo non ha alcuna responsabilità.
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Trasporto animali domestici
11
37
È vietato il trasporto di qualsiasi animale ad eccezione di: - cani accompagnatori di non vedenti, per i quali è consentito il trasporto gratuito, purché muniti museruola e tenuti al guinzaglio. - piccoli cani portati in braccio e muniti di museruola, previo pagamento di biglietto ordinario
I cittadini non possono portare qualunque animali sul bus, ma soltanto: - cani accompagnatori di persone con problemi di vista, i quali cani viaggiano gratis ma con museruola e guinzaglio. - piccoli cani portati in braccio e con museruola, ma per i quali si paga il biglietto ordinario
È vietato il trasporto di qualsiasi animale ad eccezione di: - cani accompagnatori di non vedenti, per i quali è consentito il trasporto gratuito, se hanno la museruola e tenuti al guinzaglio. - piccoli cani portati in braccio e muniti di museruola. in questo caso bisogna pagare un biglietto ordinario
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Comportamento in vettura
12
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La salita e la discesa è regolamentata dalla apposita segnaletica affissa vicino alle porte.
Per salire e scendere dall'autobus devi guardare i segnali incollati vicino alle porte.
La salita e la discesa è indicata dalla apposita segnaletica attaccata vicino alle porte.
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Comportamento in vettura
12
39
È fatto obbligo agli utenti di sorreggersi agli appositi sostegni e maniglie durante la marcia ed in particolare al momento dell'arresto dell'autobus alle fermate.
I cittadini si devono mantenere ai ganci, o tubi o maniglie mentre l'autobus cammina, e soprattutto quando si ferma alle fermate.
I viaggiatori devono tenersi agli appositi sostegni e maniglie durante la marcia, soprattutto quando l'autobus si ferma.
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Divieti
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È vietato: - Salire o scendere quando la vettura è in marcia; - Salire nell'autobus in stato di ebrezza o in condizioni fisiche o psichiche che non consentono il corretto utilizzo del servizio o che possano arrecare danno a sé o agli altri; - Occupare più di un posto a sedere o ingombrare in qualsiasi modo uscite e passaggi; - Chiedere al conducente di salire o scendere dal veicolo in un luogo diverso da quello stabilito dalla fermata; - Distrarre, impedire o ostacolare in qualsiasi modo il conducente nell'esercizio delle sue funzioni; - Fumare in vettura ai sensi della Legge n° 584 dell'11.11.1975 e successive modificazioni; - Insudiciare, guastare o comunque rimuovere o manomettere parti o apparecchiature degli autobus; - Portare oggetti pericolosi o che possano danneggiare i viaggiatori e la vettura o, per qualsiasi ragione, costituire rischio per i passeggeri; - Sporgersi dai finestrini o gettare oggetti dai medesimi; - Azionare apparecchi radiofonici, cantare, suonare, schiamazzare o comunque disturbare; - Esercitare all'interno degli autobus attività pubblicitarie o commerciali, anche se a scopo benefico, senza l'autorizzazione dell'Azienda
È vietato: - Salire o scendere quando l'autobus cammina; - Salire nell'autobus ubriachi o in condizioni fisiche o mentali che possono dare danno a sé o agli altri; - Occupare più di un posto a sedere o mettersi davanti a uscite e passaggi; - Chiedere all'autista di salire o scendere dall'autobus in un posto diverso dalle fermate stabilite; - Distrarre, impedire o ostacolare in qualsiasi modo l'autista nel suo lavoro; - Fumare in autobus (in base alla Legge n° 584 dell'11.11.1975 e successive modificazioni); - Sporcare, guastare o togliere parti o apparecchiature degli autobus; - Portare oggetti pericolosi o che possano fare danni agli altri passeggeri o all'autobus o mettere in pericolo gli altri passeggeri; - Sporgersi dai finestrini o gettare oggetti dai finestrini; - Ascoltare radio, cantare, suonare, fare rumori e urla o comunque disturbare gli altri; - Fare pubblicità, proporre attività di vendita, anche se a scopo benefico, senza l'autorizzazione dell'Azienda
È vietato: - Salire o scendere quando la vettura è in movimento; - Salire nell'autobus ubriachi o in condizioni fisiche o psichiche che impediscono il corretto utilizzo del servizio o che possano danneggiare a sé o agli altri; - Occupare più di un posto a sedere o ingombrare in qualsiasi modo uscite e passaggi; - Chiedere al conducente di salire o scendere dal veicolo in un luogo diverso da quello stabilito dalla fermata; - Distrarre, impedire o ostacolare in qualsiasi modo il conducente nell'esercizio delle sue funzioni; - Fumare in vettura, come dice la Legge n° 584 dell'11.11.1975 e successive modificazioni; - Sporcare, guastare o comunque rimuovere o manomettere parti o apparecchiature degli autobus; - Portare oggetti pericolosi o che possano danneggiare i viaggiatori e la vettura o, per qualsiasi ragione, costituire rischio per i passeggeri; - Sporgersi dai finestrini o gettare oggetti dai finestrini; - Azionare apparecchi radiofonici, cantare, suonare, schiamazzare o comunque disturbare; - Esercitare all'interno degli autobus attività pubblicitarie o commerciali, anche se a scopo benefico, senza l'autorizzazione dell'Azienda
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Sanzioni
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Fatte salve le eventuali conseguenze di legge, possono essere esclusi dal trasporto ed allontanati, senza diritto ad alcun risarcimento, i passeggeri molesti e quelle persone che non prestassero ascolto alle osservazioni ed agli inviti del personale di servizio tendenti a far rispettare le presenti norme.
I cittadini che sull'autobus sono pericolosi, dannosi o fastidiosi per gli altri, e che non obbediscono alle richieste degli autisti o dei controllori (che fanno rispettare le norme) possono essere mandati via dall'autobus e non hanno diritto a riavere i soldi del biglietto. Oltre a questo i cittadini pericolosi e dannosi possono anche avere altre conseguenze previste dalla legge.
Ricordate le eventuali conseguenze di legge, i passeggeri molesti e quelle persone che non prestassero ascolto alle osservazioni ed agli inviti del personale di servizio tendenti a far rispettare le presenti norme possono essere esclusi dal trasporto ed allontanati, senza diritto ad alcun risarcimento.
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Sanzioni
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La ditta Trotta si riserva ogni azione in sede civile e penale per assicurare il corretto andamento del servizio e salvaguardare il patrimonio aziendale.
La ditta Trotta prende tutte le decisioni legate al rispetto delle leggi italiane per assicurare un buon trasporto in città e per non far danneggiare gli autobus.
La ditta Trotta può intraprendere ogni azione legare sia civile, sia penale per assicurare il corretto andamento del servizio e salvaguardare il patrimonio aziendale.

Corpus s-ItaIst

The corpus containing 8 texts selected from ItaIst corpus and manually simplified by human experts.

For information contact Marco Russodivito ([email protected])

Acknowledgements

This contribution is a result of the research conducted within the framework of the PRIN 2020 (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) "VerbACxSS: on analytic verbs, complexity, synthetic verbs, and simplification. For accessibility" (Prot. 2020BJKB9M), funded by the Italian Ministero dell'Università e della Ricerca.

How to cite

Giuliana Fiorentino, Vittorio Ganfi, Rocco Oliveto, Marco Russodivito, Alessandro Cioffi, Maria Ausilia Simonelli, Ludovico Di Benedetto (2024), s-ItaIst corpus. https://huggingface.co/datasets/VerbACxSS/s-ItaIst.

@online{sItaIst,
  title = {s-Ita{I}st corpus},
  author = {Fiorentino, Giuliana and Ganfi, Vittorio and Russodivito, Marco and Oliveto, Rocco and Simonelli, Maria Ausilia and Cioffi, Alessandro and Di Benedetto, Ludovico},
  year = {2024},
  url = {https://huggingface.co/datasets/VerbACxSS/s-ItaIst},
  urldate = {2024-12-23}
}
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